Pochi chilometri di distanza e un orizzonte di almeno 12 mesi per sognare in grande. Si sono incontrati questa mattina al Centro congressi dell'Unione industriale di Torino gli esponenti dell'economia torinese e quella del Principato di Monaco. Il forum è stato occasione per presentare opportunità di collaborazione e investimento tra le due realtà, alla presenza di esponenti come Licia Mattioli, Paolo Pininfarina, e Robert Fillon.
Ma il vertice è stato anche la cornice dell'accordo tra Esclusive Brands Torino (rete di 19 aziende eccellenti del lusso piemontese, di cui proprio Mattioli è stata fondatrice e di cui Pininfarina è attuale presidente) e Monaco Inter Expo, società pubblica per la promozione internazionale presso il Principato di Monaco: un patto per portare il top di gamma del nostro territorio al Padiglione di Montecarlo presso l'Expo che si terrà a Dubai 2020, che inizierà a ottobre e durerà per sei mesi.
"Siamo nati nel 2011 per fare network internazionale e portando le imprese del lusso all'estero - commenta Licia Mattioli - e ora si è presentata questa occasione con Dubai per essere protagonisti con Expo".
"Come azienda sia nell'edizione a Milano che in quella in Kazakistan siamo stati partner del padiglione di Montecarlo, oltre a essere fornitori della Real Casa - aggiunge Giulio Trombetta, presidente e ad di Costadoro - e anche come Esclusive Brands ci è parsa una buona occasione. Ci sono tante similitudini, a partire dall'eccellenza e dall'internazionalizzazione, fino alle dimensioni medio piccole che rappresentano comunque un punto di forza. E visto che il Padiglione Italia non ci ha dato la stessa possibilità, siamo felici di poter collaborare con Monaco. E alcuni dei nostri prodotti eccellenti del territorio avranno il brand di promozione di Monaco. La firma dell'accordo di oggi sintetizza lo spirito della nostra rete, riuscendo a condividere con chi fa parte di Esclusive brand le proprie relazioni e conoscenze".
Intanto Costadoro prosegue sulla strada del Green e a breve, da gennaio, avremo tutto il packaging compostabile. "Un passo molto oneroso, che triplica i costi, ma vediamo che nelle nuove generazioni sono tematiche molto sentite. Siamo stati antesignani anche in caso di una plastic tax".