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Altre notizie | 17 aprile 2021, 19:00

“Quella mascherina s’ha da indossare, anche in costume da bagno!”

Il Tribunale Amministrativo di Nizza respinge il ricorso contro l’obbligo della mascherina in spiaggia: “Non lede le libertà fondamentali e non contrasta con la Dichiarazione dei diritti fondamentali dell’uomo”

Mascherina in spiaggia, interpretazione fotografica di Silvia Assin

Mascherina in spiaggia, interpretazione fotografica di Silvia Assin

Lo scorso 6 aprile con un’ordinanza della quale Montecarlonews aveva dato conto (clicca qui), il Prefetto delle Alpi Marittime Bernard Gonzalez, tra l’altro, aveva disposto l’obbligatorietà della mascherina negli spazi pubblici, con riferimento anche alle aree verdi ed alle spiagge.

Un’ordinanza “a tempo” che scade il prossimo 3 maggio.
Contro il provvedimento, un pensionato di Villeneuve Loubet è ricorso al Tribunale Amministrativo di Nizza sostenendo che l’obbligo della mascherina, sanzionato con un’ammenda di 135 euro a crescere in caso di reiterazione, osta con i principi delle libertà personali.

 

 

Una questione che più volte è stata posta, non solo in Francia, nel corso di dibattiti e di discussioni, ma che “mancava” ancora di un passaggio davanti ad un tribunale.

Il Tribunale Amministrativo di Nizza si è pronunciato respingendo il ricorso con alcune considerazioni che dovrebbero evitare, nel futuro, che la questione possa essere riproposta.

La prima è “a priori” e riguarda l’opportunità di presentare ricorsi d’urgenza su questioni a tempo, difficilmente in grado di produrre danni gravi e irreparabili.

La seconda è quella della lesione dei diritti personali, definiti anche “fondamentali”, così come riconosciuti sia dalla Costituzione Francese, sia dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo che in Francia ha “valenza costituzionale”.

Secondo il Tribunale Amministrativo di Nizza, la “mascherina” non limita libertà fondamentali, che incidono sulla sfera delle persone né produce l’arresto e la limitazione della libertà di movimento, ma solo ne regola, per ragioni sanitarie, le modalità.

Di qui il no al ricorso e…l’obbligo di andare in spiaggia ad abbronzarsi con la mascherina, almeno fino al prossimo 3 maggio.

Commento fortemente negativo da parte del legale del ricorrente che ha anticipato un probabile ricorso al Consiglio di Stato definendo la motivazione “un po' sorprendente”.
Secondo il legale emergerebbe una concezione particolare della libertà fondamentale limitata alla questione dell’arresto, senza entrare nel merito dei vincoli imposti alla persona.




Beppe Tassone

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