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Altre notizie | 23 marzo 2022, 17:00

Lavorare da freelance: come tagliare le spese superflue?

Ecco una pratica guida per essere informati al meglio sul tema

Lavorare da freelance: come tagliare le spese superflue?

Lavorare da freelance significa sostenere purtroppo una serie di costi che non si possono evitare e che alla lunga possono diventare piuttosto importanti. Bisogna però sottolineare che al giorno d'oggi gli strumenti per tagliare le spese superflue e risparmiare sulla Partita IVA sono parecchi: basta dunque prestare più attenzione per evitare di pagare più del dovuto.

Se anche voi avete Partita IVA e volete risparmiare il più possibile, ecco alcuni consigli che vi consigliamo di seguire e che sicuramente si riveleranno decisamente utili per tagliare le spese superflue.

#1 Passare al regime forfettario

Passare al regime forfettario può rivelarsi sicuramente un'ottima idea per tagliare le spese e pagare molte meno tasse sul proprio fatturato! Questo è infatti un regime fiscale agevolato, che prevede l'applicazione di un'imposta sostitutiva con aliquota pari al 5% per i primi 5 anni e al 15% per gli anni successivi. Per poter rimanere entro il regime forfettario è necessario non superare un determinato limite di ricavi e compensi, che è pari a 65.000 euro annui. Se dunque nell'arco dell'anno non raggiungete tale cifra, vi conviene prendere seriamente in considerazione di passare a questo regime fiscale agevolato perché paghereste molte meno tasse!

#2 L'assistente fiscale online: l’alternativalowcost al commercialista

Il commercialista rientra tra le voci di spesa che tutti i possessori di Partita IVA devono sostenere. Il problema è che questo professionista ha spesso e volentieri delle tariffe davvero molto elevate, anche nel caso in cui si debba occupare della gestione della fiscalità di contribuenti che adottano il regime forfettario, che è decisamente meno complessa. Esiste però oggi un'alternativa molto interessante: l'assistente fiscale online. Si tratta di un servizio che permette di gestire tutte le faccende legate alla Partita IVA da remoto, in modo semplice ed intuitivo. Il grande vantaggio dell'assistente fiscale online è che costa molto meno: Fiscozen ad esempio, che è una delle piattaforme più consigliate del momento, offre un pacchetto di gestione completa della Partita IVA nel regime forfettario a soli 299 euro + IVA / anno.

#3 Prestare attenzione alla scelta del Codice ATECO

Se decidete di mettervi in proprio, specialmente se vi avvalete del regime forfettario, vi conviene prestare una grande attenzione alla scelta del codice ATECO, in quanto cambia sensibilmente la percentuale di spese che potete dedurre. Spieghiamo meglio questo concetto, che è importantissimo. A seconda del codice ATECO associato alla vostra Partita IVA, è previsto un coefficiente di redditività apposito, che determina la quota di spese che potete dedurre da ciò che avete fatturato ed incassato durante l’anno. Questo significa che, se sceglieste un codice ATECO sbagliato, potreste ritrovarvi a pagare più tasse di quelle che effettivamente vi competono.

#4 Mettere l'imposta di bollo a carico del cliente

Un dettaglio che in molti trascurano riguarda l'imposta di bollo pari a 2 euro che deve essere applicata in tutte quelle fatture emesse che hanno un importo superiore a 77,47 euro. Per evitare di sostenere delle spese extra, vale sempre la penadi addebitare l'importo di 2 euro, menzionandolo all'interno di ogni singola fattura, e dunque di farlo pagare al cliente: per quest’ultimo non cambia molto, ma alla lunga per voi può fare la differenza, soprattutto se emettete fatture verso due, tre o più committenti.

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