Archiviate le presidenziali, la politica francese volge ora lo sguardo alle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale previste per il prossimo mese di giugno che si prospettano estremamente combattute, con tre raggruppamenti al di sopra il 20% dei suffragi.
Il sistema elettorale per l’Assemblea Nazionale (la corrispondente della Camera dei Deputati italiana) si differenzia da quello delle Presidenziali: al secondo turno di ballottaggio accedono tutti i candidati che ottengono almeno il 12,5% dei voti, calcolati però sul totale degli aventi diritto e non solo i due meglio piazzati.
L’astensione, dunque, gioca il ruolo di alzare l’asticella, mettendo fortemente a rischio lo scontro a tre.
Prendendo ad esempio i dati definitivi del primo turno delle Presidenziali si nota come l’abbassamento dell’affluenza alle urne alzi prepotentemente il quorum.
Iscritti nelle liste elettorali: 48 747 876
Votanti: 35 923 707 pari al 73,69%
Immaginare (peraltro ogni circoscrizione fa storia a sé) che possa generalizzarsi uno scontro a tre appare un poco azzardato, soprattutto dovesse abbassarsi ancora di un poco l’asticella dell’affluenza alle urne e dovesse radicalizzarsi lo scontro tra il centro che guarda a sinistra e destra di Macron e l’estrema destra della Le Pen.
Hotel de Matignon, la sede del governo
Ancora il primo turno delle presidenziali quale esempio
- Emmanuel Macron 9 783 058 20,07% calcolato sul corpo elettorale
- Marine Le Pen 8 133 828 16,69%
- Jean-Luc Mélenchon 7 712 520 15,82%
- Éric Zemmour 2 485 226 5,10%
- Valérie Pécresse 1. 679 001 3,44%
In questo caso, di norma, funzionano le desistenze: sono quindi importanti gli accordi che, stanno cercando i leader dei principali schieramenti per assicurarsi rappresentatività nell’Assemblea Nazionale.
Saranno i numeri reali, dunque a giocare un ruolo importante in queste elezioni: non è nemmeno astratto immaginare la “coabitazione”, la convivenza cioè di un Presidente costretto a governare con un Parlamento che esprime una maggiorana diversa.
Prima di valutare, nei prossimi giorni, l’evoluzione delle candidature che saranno proposte nelle 9 circoscrizioni elettorali del Dipartimento delle Alpi Marittime, occorre partire dalla situazione attuale, quella uscita dalle elezioni svoltesi nel 2017.
Nel 2017 risultarono eletti:
- Circoscrizione 1 - Éric Ciotti - Les Républicains
- Circoscrizione 2 - Loïc Dombreval - La République en Marche
- Circoscrizione 3 - Cédric Roussel - La République en Marche
- Circoscrizione 4 - Alexandra Valetta Ardisson - La République en Marche
- Circoscrizione 5 - Marine Brenier - Les Républicains
- Circoscrizione 6 - Laurence Trastour-Isnart - Les Républicains
- Circoscrizione 7 - Éric Pauget - Les Républicains
- Circoscrizione 8 - Bernard Brochand - Les Républicains
- Circoscrizione 9 - Michèle Tabarot - Les Républicains
Il partito dei Républicains, radicato sul territorio, è però in smobilitazione, una serie di collegi tornano pertanto in gioco e conteranno molto gli accordi che stringerà il partito, che a lungo a governato la Francia e i comuni: se sceglierà accordi con Macron o Le Pen o se preferirà agire a “macchia di leopardo” o ancora se imploderà.
Questi i dati elettorali espressi, al 1° turno delle Presidenziali, nel Dipartimento delle Alpi Marittime, tenendo conto che la percentuale indicata è quella che “conta” per le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale.
- Marine Le Pen 19,13% in rapporto al corpo elettorale
- Emmanuel Macron 17,94%
- Jean-Luc Mélenchon : 11,86%
- Éric Zemmour : 10,04%
- Valérie Pécresse: 4,01%
Se i dati delle politiche dovessero essere questi, al ballottaggio accederebbero solo i candidati del centro di Macron e della estrema destra della Le Pen: si tratta, peraltro, di una “fotografia” che non tiene conto dei risultati di ogni singola circoscrizione.
Forse più combattuta la situazione nei seggi esclusivamente cittadini, dove l’ipotesi di uno scontro a tre è più solida.
Questi i dati della Circoscrizione numero 1 delle Alpi Marittime (che comprende solo parte della città di Nizza, ma nessun comune circostante) relativi sempre al primo turno delle Presidenziali
- Iscritti: 81.800
- Emmanuel Macron 17,66%
- Jean-Luc Mélenchon 14,85%
- Marine Le Pen 14,15%
- Éric Zemmour 10,02%
- Valérie Pécresse 3,78%.
Proprio la circoscrizione 1 sarà da tenere d’occhio per le implicazioni politiche che potrà avere: i “macroniani” sono alla ricerca del miglior candidato in grado di sconfiggere Éric Ciotti, il “grande avversario”.