Hanno lavorato insieme il Laboratoire Départemental de Préhistoire di Lazaret di Nizza e il musée Départemental des Merveilles per ottenere il calco di impronte di rettili risalenti a 242 milioni di anni fa.
Un’operazione che consente di salvare le impronte dei grandi rettili "Chirotherium" datati nel Triassico Inferiore (242 milioni di anni fa) recentemente scoperti a Saint-Etienne-de-Tinée.
Lo studio di queste impronte è stato effettuato dai paleontologi del laboratorio Lazaret ed ha consentito di attribuirle al "Chirotherium barthii", un rettile lungo dai 3 ai 4 metri che popolava le terre aride e ostili delle Alpi Marittime durante il Triassico Inferiore (242 milioni di anni).
Queste impronte sono, insieme a quelle del “Varanopus” della Vallée des Merveilles, risalenti al Permiano (da 299 a 252 milioni di anni fa), sono tra le più antiche tracce conosciute di vita animale nelle Alpi Marittime.
Sul calco sarà incastonata la mostra che sarà presto dedicata a questi grandi rettili fossili, forse originari del ramo carnivoro dei dinosauri.
Presentata al laboratorio della grotta di Lazaret a Nizza all'inizio del 2023, questa mostra sarà poi allestita presso la Maison du Parc National du Mercantour a Saint-Etienne-de-Tinée.















