La gara di Miami sembra aver spazzato via in un lampo le certezze che Ferrari aveva portato via da Baku. Ma, per fortuna del Cavallino, le piste hanno caratteristiche completamente diverse, e ne arriveranno altre di unnaotro stampo ancora.
Ma intanto per le rosse c'è da archiviare, e in fretta, una gara del tutto incolore: quinto Sainz e settimo Leclerc, con il monegasco che ha impiegato trentotto giri su 57 per liberarsi della Haas di Magnussen. Fotografia di un weekend travagliato, con incidenti il venerdì e il sabato nella stessa curva, con quest'ultimo che ha probabilmente lasciato strascichi ad una monoposto quasi per niente performante, che ha patito ogni attacco che gli si è presentato, anche da parte di una Mercedes che continua ad avere pesanti grattacapi, forse più della Ferrari stessa.
Il podio è lo stesso delle prime gare, con la Red Bull a dominare e Verstappen a demolire tutti, compreso il compagno di squadra Perez, con un'altra prova maiuscola a rafforzare il primato in classifica generale. Terzo Alonso, con la Aston Martin che rimette il muso davanti agli altri contendenti per il secondo posto nei costruttori.
Un mondiale che è ancora tutto lì, racchiuso nella lotta tra i piloti Red Bull ma con un divario che sembra destinato, anche tra Verstappen e Perez, ad aprirsi nel tempo. I prossimi appuntamenti saranno dalle nostre parti, prima a Imola e poi nel Principato. E per la Ferrari e Leclerc, spuntano nuovi vecchi punti interrogativi da risolvere quanto prima.