La 30ª edizione del Torneo Internazionale di Judo a Monaco – Trofeo Gérard Bertrand – ha offerto, ancora una volta, una giornata di judo di altissimo livello, confermando la competizione come appuntamento imperdibile per gli appassionati della disciplina. Ogni dicembre, da tre decenni, la sala Gaston-Médecin accoglie alcuni tra i migliori judoka internazionali, protagonisti di confronti intensi e spettacolari che mettono in risalto la ricchezza dei diversi stili e scuole.
Dopo la vittoria dell’Ucraina nel 2024, il titolo è tornato quest’anno nelle mani del Giappone. Il Nittai Judo Club ha firmato una performance magistrale, conquistando la finale con un netto 7–0 e riportando il trofeo in patria. A guidare la squadra, i fratelli Koga: Hayato come coach e Genki, brillante nei -60 kg. Figli della leggenda Toshihiko Koga, campione olimpico e tre volte campione del mondo, hanno incarnato lo spirito competitivo e la tradizione d’eccellenza del judo nipponico.
Il team giapponese ha potuto contare anche su campioni di livello mondiale, come Kenshi Harada, vincitore del Grand Slam di Parigi 2021, e Ken Oyoshi, oro al Grand Slam di Ulan-Bator 2023. Quest’ultimo ha messo a segno una vittoria di grande prestigio contro Taras Nielziev, vicecampione ucraino 2025, contribuendo alla pioggia di ippon che ha entusiasmato il pubblico monegasco.
A completare il podio è stato il club francese JC Venelles. Inseriti nella Judo Pro League, gli atleti guidati da Kamel Mohamedi sono stati gli unici a creare qualche difficoltà al Giappone nella fase a gironi (5–2). La corsa alla finale si è interrotta solo all’ultimo incontro della semifinale, quando Mohamed Rouahi si è arreso a Yaroslav Omelchenko (+100 kg) dopo un duello al cardiopalma. Nonostante l’amarezza, Venelles ha saputo ritrovare concentrazione e determinazione, conquistando la medaglia di bronzo contro una solida formazione di Grand Avignon – Vaucluse (5–2).
Per quanto riguarda i colori monegaschi, l’avvio di torneo è stato incoraggiante grazie alla convincente vittoria contro la formazione italiana ASD Kodokan Samurai Spello, superata 6–1 con sei ippon firmati da Lopes Cabral, Khiri, Buliga Mayet, Giovanelli e Gadeau. Nella fase a gironi, nonostante l’assenza di alcuni elementi chiave, la squadra allenata da François Bick e Loïc Pietri ha offerto una prova solida contro avversari di altissimo calibro come Giappone e Venelles. Spicca la prestazione di Abdou Khiri, autore di una vittoria netta (110–0) sul georgiano Giorgi Janezashvili. Buoni segnali anche per il futuro, nonostante l’eliminazione nella fase iniziale, dove si sono fermate anche altre formazioni competitive quali Nizza, l’IJ, Vilnius e Montpellier.
L’edizione 2025 del Torneo Internazionale di Judo a Monaco ha confermato ancora una volta la reputazione della competizione: tecnica raffinata, fair play esemplare tra i judoka e una cornice di pubblico calorosa e appassionata. Un’annata memorabile che alimenta già l’attesa per la prossima edizione.















