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Business | 01 giugno 2023, 07:00

Chi sono i tennisti più forti sull'erba: ecco i nostri nomi

Deve ancora entrare nel vivo lo spettacolo del Roland Garros e della terra rossa, ma tanti appassionati guardano già a quello che potenzialmente sarà il “calendario”: Wimbledon.

Chi sono i tennisti più forti sull'erba: ecco i nostri nomi

Deve ancora entrare nel vivo lo spettacolo del Roland Garros e della terra rossa, ma tanti appassionati guardano già a quello che potenzialmente sarà il “calendario” legate alle quote delle scommesse su Wimbledon: un torneo sull’erba pronto a regalare emozioni e soprattutto sorprese, in un’annata in cui tanti giovani talenti stanno lottando per conquistare spazio e in cui vorranno dimostrare di essere all’altezza dello slam di gran lunga più affascinante dell’intera annata. La domanda però è: quali saranno i tennisti favoriti per la vittoria finale? Al netto delle incognite che l’erba è pronta a riservare, questa la classifica dei nomi da segnare e da ricordare in vista delle super sfide in programma dal 3 al 16 luglio.

Novak Djokovic resta il favorito, nonostante gli anni che passano

Il campione serbo - reduce da un paio d’annate in cui il covid prima, le polemiche per il mancato vaccino poi e infine gli infortuni hanno reso una vera e propria altalena la sua ultima fase di carriera - resta il più atteso a Londra, in un torneo che già in passato ha dimostrato più volte di saper dominare. Quello che può fare la differenza saranno le sue condizioni fisiche e il fatto che, con gli anni che passano, potrebbe non restare del tutto intatta la sua resa atletica. Sotto l’aspetto tecnico e dell’esperienza invece, nessuno è lontanamente paragonabile a lui.

Carlos Alcaraz e il nuovo che avanza: saprà farsi valere anche sull’erba?

La grande domanda è capire a che punto è giunto il processo di maturazione del giovane campione spagnolo: riuscirà a imporsi anche in un torneo complicato come Wimbledon? Non sarà facile, per un tennista che spesso logora gli avversari e che soltanto a causa del cambiamento delle regole non si ritroverà potenzialmente a disputare la partita di tennis piú lunga di sempre - che ebbe luogo proprio a Wimbledon e si protrasse per oltre tre giorni. Entusiasmante (al netto della durata) potrebbe eventualmente essere un testa a testa tra Alcaraz e Kyrgios - disperato per l’eliminazione dei suoi Boston Celtics dalle finali di Conference NBA, ma che, al netto dell’imprevedibilità che caratterizza il suo gioco, ha sempre saputo dimostrare sull’erba di Wimbledon di avere un talento fuori dal comune. Il suo nome è uno di quelli da tenere sempre in considerazione alla vigilia dello slam inglese.

Matteo Berrettini sogna la rinascita, banco di prova per Sinner

La piacevole abitudine degli ultimi anni è che all’inizio di ogni torneo tocca guardare anche alla resa degli italiani e alle loro prospettive di successo: nel 2021 Matteo Berrettini è arrivato fino in finale (sfiorando un’impresa storica), mentre questo 2023 costellato da infortuni, pesanti sconfitte e ritiri è diventato una maledizione per il tennista romano che a Wimbledon potrebbe veder rilanciate le sue ambizioni. Chi invece vuole restare tra i primi al mondo anche quando tocca scendere in campo sull’erba è Jannik Sinner, che vuole approfittare dell’imprevedibilità e della velocità della superficie dei prati londinesi per dare una scossa alla sua stagione e chissà, magari puntare a conquistare il bersaglio grosso. Staremo a vedere cosa accadrà.

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