Il grido d’allarme lo ha lanciato, in Francia, l’ANSES, l’Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail, ed è da prendere sul serio, anche se pare incredibile.
L’11% dei casi trattati dai centri antiveleno è rappresentato da confusioni tra i marroni e le castagne d’India.
Questo tipo di frutto, assolutamente non alimentare, è al secondo posto nella spiacevole classifica, preceduto dalle piante a bulbo che lo sopravanzano di un solo punto percentuale: in pratica il bulbo del narciso viene confuso con la cipolla.
Al fondo di questo articolo è inserito lo studio dell’ANSES sui problemi derivanti dalle confusioni alimentari che provocano avvelenamenti e problemi di carattere sanitario.
Le castagne, coltivate o selvatiche, sono commestibili, ricorda l’Agenzia francese, mentre i frutti dell’ ippocastano sono tossici e possono causare disturbi digestivi come dolore addominale, nausea, vomito o irritazione della gola.
Come distinguere le castagne commestibili da quelle d’India?
Innanzi tutto dalla forma e dal riccio che le contiene
- Quello delle castagne commestibili è marrone, irto di molte spine lunghe e contiene da 2 a 3 castagne, piuttosto piccole, appiattite e triangolari;
- Quello degli ippocastani è spesso, verde, con piccole punte distanziate e piccole e, di solito, contiene un solo marrone, più grande e arrotondato.
Dove si trovano gli alberi e come sono le loro foglie
Gli ippocastani si trovano in città, parchi, strade e cortili scolastici, mentre i castagni si trovano nei boschi, nelle foreste o nei frutteti;
Le foglie dell'ippocastano sono composte ciascuna da diverse "piccole foglie" ovali, che conferiscono all'intera foglia un aspetto palmato, mentre le foglie dell'ippocastano sono semplici senza volantini e allungate.
In ogni caso occorre prestare attenzione: avvelenano più le castagne che i funghi!