Oggi in Francia è festa nazionale: si celebrano i centosei anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale.
L’armistizio venne infatti firmato l’11 novembre 1918.
Una cerimonia commemorativa è prevista, questo pomeriggio, in omaggio ai caduti per la Francia al Monument aux Morts di Rauba Capeù.
Alle ore 16, alla presenza di Christian Estrosi, Sindaco di Nizza, di Hugues Moutouh Prefetto des Alpes-Maritimes e del Colonel Gwennola Colleter, Déléguée Militaire Départementale des Alpes-Maritimes, verrà riavvivata la Fiamma del Ricordo e si svolgerà una suggestiva cerimonia.
Si trattò di una Guerra di frontiere, di usura e di trincee, la Prima Guerra Mondiale si sviluppò con una lunga serie di battaglie fra le più sanguinose della storia.
La vittoria degli Alleati venne sancita con l’armistizio dell’11 novembre 1918.
Il Monumento ai Morti di Rauba Capeù
Guerra di confini, trincee e logoramento, la Prima Guerra Mondiale o “Der des Ders” fu un susseguirsi di battaglie tra le più sanguinose della nostra storia. L'11 novembre 1918 fu firmato l'armistizio, che poneva temporaneamente fine ai combattimenti e riconosceva la vittoria degli Alleati. A Nizza, il progetto di erigere un "Monumento della Memoria" fu simbolicamente approvato dall'ultimo consiglio municipale del 1918.
Il progetto realizzato tra il 1924 e il 1928 a Rauba-Capeù dal nizzardo Roger Séassal (1885-1969), Grand Prix de Roma nel 1913, dallo scultore parigino Alfred Janniot (1889-1969), e dagli appaltatori Antoine e André Groppo, è un edificio di 32 metri in pietra di Comblanchien (Côte-d'Or).
E’ stato allestito nelle vecchie cave scavate nella Colline du Château, preceduto da un ampio piazzale lastricato in pietra e da cinque gradinate rappresentanti i cinque anni di guerra. Al centro, un'urna custodisce un reliquiario in bronzo contenente circa duemila piastrine che simboleggiano i morti di Nizza caduti in battaglia. Sulla sua base, a destra e a sinistra dell'aquila di Nizza, due altorilievi simboleggiano lo spirito della guerra (libertà, forza, fuoco sacro e vittoria) e i benefici della pace (lavoro, fertilità, amore per la casa).
Il Monumento ai Caduti, su cui compaiono 3665 nomi, è stato classificato come monumento storico con ordinanza del 24 maggio 2011.














