La liquirizia, ingrediente diffuso in numerosi alimenti, bevande e integratori, può celare insidie per la salute se consumata in quantità eccessive. L'Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria (Anses) ha lanciato un allarme sui pericoli legati al suo componente principale, l'acido glicirrizico. Questa sostanza è responsabile di effetti collaterali quali l'ipokaliemia (una diminuzione del livello di potassio nel sangue) e l'ipertensione arteriosa.
Questi disturbi possono, a loro volta, accrescere il rischio di complicanze cardiovascolari, in particolare in soggetti vulnerabili come bambini, donne in gravidanza o in allattamento, e individui affetti da patologie cardiache, renali o epatiche.
Casistiche e raccomandazioni
Sono stati registrati oltre un centinaio di casi di effetti indesiderati, prevalentemente associati a un consumo abituale e consistente di dolciumi o bevande contenenti liquirizia. Inoltre, sono state segnalate interazioni con determinati farmaci.
L'Anses suggerisce vivamente di indicare chiaramente la presenza di liquirizia sull'etichettatura dei prodotti, anche in minime quantità. L'Agenzia esorta i consumatori a moderare l'assunzione contemporanea di più fonti di liquirizia e a informare il proprio medico in caso di terapie farmacologiche o problemi di salute preesistenti.