Se, compilando la dichiarazione dei redditi 2025, vi siete accorti di aver commesso un errore o dimenticato di indicare un reddito, niente panico: c’è tempo per rimediare, sia che abbiate utilizzato il servizio online dell’Agenzia delle Entrate francese, sia che abbiate presentato il modello cartaceo.
Per chi ha trasmesso la dichiarazione online
L’avviso d’imposta sarà disponibile nel proprio espace Particulier (area personale sul sito delle imposte) tra fine luglio e inizio agosto.
Se al momento della consultazione notate degli errori, sarà attivo un servizio di correzione online dal 30 luglio al 3 dicembre 2025.
Durante questo periodo sarà possibile rettificare la dichiarazione, modificando importi o caselle selezionate. Una volta inviato il modulo corretto, si riceverà una mail di conferma e verrà emesso un nuovo avviso d’imposta. Anche il tasso di prelievo alla fonte sarà ricalcolato.
Dopo il 3 dicembre
Una volta chiusa la finestra temporale per le modifiche online, eventuali rettifiche potranno essere richieste tramite reclamo formale da inoltrare sempre attraverso l’area personale o per posta.
In questo caso, è importante rispettare i termini previsti e indicati nella scheda dedicata su Service-Public.fr ("Réclamations et recours en justice en matière d’impôt").
Attenzione: cosa non si può correggere online
Alcune informazioni non sono modificabili attraverso il servizio di correzione telematica. Tra queste:
- cambiamenti nella situazione familiare (matrimonio, Pacs, divorzio, decesso);
- aggiornamenti dello stato civile;
- modifica del domicilio o dell’indirizzo dello studente;
- designazione o modifica del terzo di fiducia.
Per queste variazioni è necessario seguire una procedura specifica, rivolgendosi direttamente al proprio centro delle finanze pubbliche.
Se avete presentato la dichiarazione su carta
Anche in questo caso, eventuali errori possono essere corretti dopo aver ricevuto l’avviso d’imposta. Il reclamo può essere presentato online oppure per posta, includendo:
- nome, cognome e indirizzo;
- numero fiscale;
- firma;
- tipologia d’imposta contestata;
- spiegazione dettagliata dell’errore con i relativi documenti giustificativi.
Il diritto all’errore: una tutela per i contribuenti
Infine, ricordiamo che in Francia vige il droit à l’erreur (diritto all’errore): se l’inesattezza nella dichiarazione non è intenzionale, è possibile regolarizzare la propria posizione senza incorrere in sanzioni, a condizione che si agisca per tempo.
Correggere è possibile, dunque, ma attenzione ai tempi e alle modalità. Un errore può sempre capitare, ma oggi rimediare è più semplice e – soprattutto – non necessariamente punitivo.














