Autovelox invisibili, a bordo di auto civetta e gestiti da operatori privati, si apprestano a debuttare sulle strade delle Alpes-Maritimes a partire da settembre.
Dopo una fase sperimentale nel dipartimento del Var, il progetto denominato “Dexter”, acronimo per “dispositivo esternalizzato”, si estenderà lungo la Costa Azzurra, coinvolgendo tutte le principali arterie stradali della zona: autostrade, strade nazionali, provinciali e secondarie.
Ogni mese, due veicoli camufferanno la loro missione percorrendo oltre 5.600 km per monitorare e sanzionare gli automobilisti indisciplinati. A differenza dei classici autovelox fissi, questi dispositivi mobili sono installati su auto non riconoscibili e operano sia di giorno che di notte.

Il sistema, di proprietà statale ma con guida affidata a una società privata, è progettato per essere il più discreto possibile.
Utilizza infatti flash a infrarossi non visibili agli occhi dei conducenti, che spesso non si accorgono nemmeno di essere stati rilevati.
La gestione operativa resta sotto il pieno controllo delle autorità: la scelta dei percorsi è definita dagli uffici della prefettura, sulla base della pericolosità e della sinistrosità delle tratte. La banca dati dei tratti sorvegliati viene costantemente aggiornata in funzione dei nuovi “punti neri” rilevati e delle abitudini stagionali degli automobilisti.
Particolare attenzione è riservata alla questione delle tolleranze: viene applicata una soglia tecnica di 10 km/h per i limiti inferiori a 100 km/h, e del 10% per quelli superiori. Un margine ben più ampio rispetto a quello dei radar fissi, che rende difficile sostenere di essere stati colti alla sprovvista.
Anche se i dati specifici sugli eccessi di velocità nelle Alpes-Maritimes non sono ancora disponibili, nel vicino dipartimento del Var i primi risultati sono già evidenti. A fronte di tre infrazioni gravi registrate nel mese di maggio, si è saliti a dodici a giugno, in gran parte grazie all’introduzione di questo sistema mobile.
Da sottolineare che le società private coinvolte non percepiscono compensi in base al numero di infrazioni rilevate, bensì esclusivamente in funzione dei chilometri percorsi per le attività di controllo. Né i conducenti dei veicoli radar, né gli operatori a bordo hanno accesso alle statistiche sulle infrazioni rilevate, a garanzia della neutralità del servizio.
L’estensione del progetto al dipartimento delle Alpes-Maritimes è solo una delle tappe del programma regionale: il Vaucluse sarà il prossimo territorio coinvolto, con l’attivazione prevista per ottobre.
Resta valido, in ogni caso, l’unico modo certo per evitare di incorrere in sanzioni: rispettare i limiti di velocità.















