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Altre notizie | 26 dicembre 2025, 17:00

La bûche de Noël si reinventa: il dolce è simbolo delle feste tra Natale e Capodanno

Dal 26 dicembre in poi, tra Nizza, Cannes e Antibes, la bûche resta protagonista delle tavole di fine anno: cambia formato, gusto e momento di consumo, ma non il suo ruolo centrale nelle feste

La bûche de Noël si reinventa: il dolce è simbolo delle feste tra Natale e Capodanno

Il Natale è passato, ma la bûche resta. Anzi, dal 26 dicembre in poi, il dolce simbolo delle feste di fine anno continua a occupare un posto centrale sulle tavole, accompagnando pranzi in famiglia, cene con gli amici e il conto alla rovescia verso Capodanno.

In Costa Azzurra come nel resto della Francia, la bûche non è più soltanto “il dolce di Natale”, ma il dessert che chiude e prolunga le celebrazioni di fine anno.

Il grande classico che attraversa le feste
Che sia pâtissière o glacée, al cioccolato, al caramello o al marron glacé, la bûche resta un punto fermo.

La versione pâtissière, con pan di Spagna arrotolato e farciture cremose, continua a essere la più richiesta.

La bûche glacée, con strati di gelato o sorbetto alla vaniglia, al cioccolato o alla frutta, conquista invece chi cerca freschezza dopo i pasti abbondanti delle feste.

I gusti classici dominano ancora: cioccolato, caramello e castagna sono certezze che rassicurano. Le note fruttate – frutti rossi, pera, vaniglia – trovano spazio soprattutto nelle versioni gelate, ideali anche per i cenoni di fine anno.



Un dolce che vale un investimento
Il prezzo resta uno dei temi centrali. Le bûche artigianali più elaborate, frutto di tecniche complesse e ingredienti di alta qualità, giustificano costi più elevati.

Il nome del pasticcere, la firma della maison e la creatività della ricetta incidono sul valore finale. Per molti, però, il dessert di fine anno è proprio il momento in cui concedersi qualcosa in più.

Tra tradizione e nuove abitudini
In Costa Azzurra, artigiani e commercianti raccontano un consumo più diluito nel tempo. Dopo il 25 dicembre, le vendite proseguono grazie a formati più piccoli e versatili.

Le grandi bûche da condividere lasciano spesso spazio a monoporzioni o a più gusti nello stesso tavolo, per accontentare tutti durante i giorni che separano Natale e Capodanno.

Gli acquisti sono sempre più last minute, e il surgelato si ritaglia un ruolo importante: pratico, accessibile e adatto a chi organizza cene improvvisate o festeggiamenti informali fino al 31 dicembre.

Il dessert che chiude l’anno
La bûche non è scomparsa, si è adattata. È diventata il filo conduttore delle feste di fine anno, meno legata a un solo giorno e più presente lungo tutta la settimana tra Natale e Capodanno.

Che sia artigianale o surgelata, classica o rivisitata, resta il dolce che segna la conclusione dei pasti importanti e accompagna l’ultimo brindisi dell’anno.

Perché, finché ci sarà una tavola imbandita e un momento da condividere, la bûche continuerà a essere il vero dolce delle feste di fine anno.


Beppe Tassone

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