Niente “Projet X” per il Capodanno a Nizza. Chi immaginava di affittare un appartamento o magari una villa, per festeggiare l’arrivo del nuovo anno con amici e musica ad alto volume dovrà rivedere i propri piani.
Airbnb ha infatti riattivato e rafforzato il suo dispositivo anti-feste, puntando sull’intelligenza artificiale per intercettare e bloccare le prenotazioni considerate potenzialmente problematiche.
Il sistema, introdotto per la prima volta nel 2020, si basa su una tecnologia di machine learning in grado di analizzare ogni richiesta di soggiorno attraverso una “centinaia di criteri”.
L’obiettivo dichiarato è chiaro: prevenire l’organizzazione di feste non autorizzate che potrebbero causare disagi ai residenti e compromettere la quiete pubblica, soprattutto in una notte sensibile come quella di San Silvestro.
Nel mirino finiscono in particolare le prenotazioni dell’ultimo minuto, quelle effettuate nella stessa città di residenza dell’utente o da profili privi di uno storico di recensioni positive sulla piattaforma.
Quando questi segnali di allarme, i cosiddetti red flags, si accumulano, la prenotazione viene automaticamente bloccata o annullata.
I numeri parlano chiaro: durante l’ultimo Capodanno, a Nizza, circa 200 soggiorni sono stati cancellati preventivamente proprio grazie a questo sistema.
In alcuni casi, Airbnb propone ai viaggiatori soluzioni alternative considerate meno a rischio, come una semplice stanza in casa di un host, ritenuta poco adatta a ospitare feste rumorose.
Una strategia che conferma la volontà della piattaforma di bilanciare turismo e qualità della vita urbana, affidando sempre più spesso all’algoritmo il compito di mantenere l’ordine, almeno per una notte.














