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Business | 04 ottobre 2015, 14:00

Da Cuneo e Nizza: esperienze di donne nei Cda Aziendali, se ne parla il 5 ottobre

In Italia la legge 120/2011 “Golfo-Mosca”, in vigore dall’agosto del 2012, ha reso obbligatorio il rispetto di un’equa rappresentanza di genere nei CdA e nei Collegi Sindacali per una quota fissata al 20% per il primo mandato e al 33% per i successivi due

Da Cuneo e Nizza: esperienze di donne nei Cda Aziendali, se ne parla il 5 ottobre

Donne, carriere e governance: se ne discuterà il 5 ottobre a Cuneo, con un incontro rivolto in particolare a giovani studentesse e studenti. L’iniziativa è stata promossa in collaborazione tra il Campus di Management ed Economica dell’Università di Torino - Sede di Cuneo, il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Cuneo, Terziario Donna Cuneo e il Il rosa e il grigio, progetto che ha l’obiettivo di aumentare la presenza femminile nei board pubblici e privati, partendo dal dialogo intergenerazionale e dalla valorizzazione dell’invecchiamento attivo.

Il convegno ha avuto un contributo di Bra Servizi.

In Italia la legge 120/2011 “Golfo-Mosca”, in vigore dall’agosto del 2012, ha reso obbligatorio il rispetto di un’equa rappresentanza di genere nei CdA e nei Collegi Sindacali per una quota fissata al 20% per il primo mandato e al 33% per i successivi due. Si stima che, in assenza dell’intervento legislativo, sarebbero stati necessari più di 60 anni per raggiungere tale obiettivo.

 

Durante la mattinata di lavori, in programma dalle 9 alle 13 nell’Aula Magna del Campus di via Ferraris di Celle n. 2, si alterneranno momenti di approfondimento sulla legge e occasioni di confronto diretto, con un focus particolare sulla situazione italiana rispetto a quella francese. Interverranno per un saluto istituzionale il coordinatore del Campus di Management e Economia dell’Università di Torino - Sede di Cuneo, Giuseppe Tardivo e Christophe Charlier, vice-Doyen alle Relazioni Internazionali dell'Università di Nizza - ISEM, insieme agli assessori del Comune di Cuneo alla Cultura e al Decentramento Universitario, Alessandro Spedale, e alle Pari Opportunità, Franca Giordano. Con loro anche Laurence Navalesi, in rappresentanza del Sindaco della Città Metropolitana di Nizza, Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte e della Camera di commercio di Cuneo e Giuseppe Piumatti, Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana e amministratore unico del Gruppo Piumatti.

Tra i relatori Milena Viassone, professore associato di Economia e gestione delle imprese dell’Università di Torino - Sede di Cuneo, Annalisa Genta, componente del CdA di Finpiemonte SpA, e Laurence Navalesi. Le relazioni saranno coordinate da Monica Andriolo, responsabile del progetto “Il rosa e il grigio”, iniziativa finanziata dal Dipartimento Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha lanciato nel giugno scorso una summer school per giovani donne in carriera, con più di 30 manager dell’universo imprenditoriale, scientifico ed istituzionale che hanno scelto di mettere la propria esperienza a disposizione delle nuove generazioni. 

Seguirà una tavola rotonda con Valentina Andreozzi, esperta di valutazione di genere e di pari opportunità, Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo, Patrizia Dalmasso, presidente della Camera di commercio Italiana a Nizza, Aurelia Della Torre, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Cuneo, Fernanda Fulcheri, presidente di CNA Cuneo, Sonia Piumatti, componente del CdA della Banca di Bene Vagienna, Delia Revelli, presidente della Coldiretti Cuneo, e Manuela Vico, presidente di Alliance Française Cuneo. 

Introdurrà i lavori Alberta Pasquero, presidente di S.&T., promotore del progetto “Il rosa e il grigio”. L’incontro sarà moderato da Daniela Bianco, direttore di Telegranda, mentre le conclusioni saranno affidate a Rosaria Ravasio, direttore de La Bisalta.

 

ALCUNI DATI

 

In tre anni, dall’entrata in vigore della Legge Golfo-Mosca, la percentuale di donne nelle società quotate è salita al 27,4% (dati Consob, giugno 2015), al di sopra della media europea pari al 20,2%. Anche nelle società pubbliche che hanno rinnovato i propri board la percentuale di presenza femminile è cresciuta, superando il 26% (in quelle che non lo hanno ancora fatto scende, però, al 13,9% e dove non c’è l’obbligo di rappresentanza di entrambi i generi - amministratore unico - la presenza "rosa" cala fino all’8,5%).

Guardando al Piemonte, nell’ultimo anno, su 235 posizioni di nomina regionale 182 sono state assegnate a uomini e 53 a donne, con una percentuale corrispondente a circa il 22,5%.

 

Un dato particolarmente rilevante, a livello nazionale, è il miglioramento degli indici di qualità dei cda: è diminuita la frequenza dei rapporti di parentela e si è abbassata l’età (in particolare ad essere più giovani sono proprio le donne entrate come nuovi membri dei board, che mostrano anche un più alto livello di istruzione rispetto ai colleghi uomini).

Per raggiungere la soglia di legge fissata dalla Golfo-Mosca, nei prossimi anni nel nostro Paese saranno disponibili più di 1700 nuove posizioni di vertice per le donne.

Tra i vari nodi resta quello della parità salariale, anche se la situazione in Italia è fra le migliori d’Europa, con le donne che guadagnano circa il 7,3% in meno rispetto agli uomini (dati Istat 2015).

cs

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