A pochi giorni dal 15 novembre quando il World Rugby Council farà conoscere quale sarà la nazione organizzatrice dei mondiali del 2023 e dopo che, lo scorso 31 ottobre, é stato “raccomandato” da parte del Rugby World Cup Limited Board il Sud Africa, ma con Francia e Irlanda quali outsider, si giocano le ultime carte nel tentativo di accaparrarsi i voti degli indecisi .
La città di Nizza, assieme con le altre località designate ad ospitare gli incontri della Coppa del Mondo di Rugby 2023, nell’ipotesi la Francia venga individuata quale nazione organizzatrice, hanno emesso un comunicato congiunto a sostegno della candidatura di #France2023.
Nella nota viene ribadita la capacità ad affrontare eventi importanti ed a garantire le misure di sicurezza necessarie per assicurare, come a UEFA EURO 2016, un evento piacevole e sicuro.
“Ryder Cup 2018, Euro de Volley-ball et Coupe du Monde dio calcio femminile nel 2019, la candidatura a Handball 2022, i Giochi Olimpici 2024: l’attenzione degli amanti dello sport sarà puntata sulla Francia negli anni per venire. L’organizzazione di tutti questi eventi testimonia una dinamica impressionante della Francia e consolida la sua posizione. sulla scena internazionale quale grande organizzatrice dei più prestigiosi eventi sportivi".
Allo stesso tempo, le città ospitanti ribadiscono il loro impegno a mettere a disposizione i propri stadi, rinnovati e moderni, alla Fédération Française de Rugby, assicurando di rispondere alle esigenze della Rugby World Cup 2023 durante tutto il periodo del torneo.
"Inoltre, si legge ancora nel comunicato, le città ospitanti hanno dimostrato, durante i precedenti grandi eventi sportivi, grande capacità di accoglienza degli appassionati, grazie alla vastità del proprio parco alberghiero e alla elaborazione di piani di mobilità adattati, efficaci e sostenibili. La creazione delle "Fan Zone", di spazi dotati di maxi schermi per la trasmissione in diretta degli eventi, in zone rese sicure e animate, chiamati conferma ancora una volta la capacità organizzativa dei territori ospitanti".
Il comunicato si conclude con l’assicurazione che le città ospitanti la Coppa del Mondo Rugby, se sarà la Francia la nazione organizzatrice, soddisfano perfettamente le specifiche richieste dal World Rugby sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello innovativo, organizzativo e della sicurezza.