La ragione è semplice: una è sparita in una curiosa circostanza, l’altra è stata rubata.
Ora, sostiene il parroco Gil Florini, è giunta l’ora che la Chiesa degli artisti, che ospita concerti, spettacoli, funzioni religiose accompagnate da cori e canti e tante rassegne artistiche torni a farsi sentire anche con i rintocchi delle campane.
E allora ha aperto una sottoscrizione per raccogliere i 20.280 euro necessari.
Ma che fine hanno fatto le campane che furono posate nel 1911 quando venne eretta la Chiesa dove ne sorgeva già un’altra?
Le campane originarie risalivano al 1854.
Bisogna risalire al 1970 quando il villaggio di Saint Etienne de Tinée era minacciato da una preoccupante frana.
Per avvisare la popolazione, in caso di pericolo imminente, parroco e amministratori locali ottennero dalla Chiesa di Saint Pierre d’Arène in prestito una campana.
Venne poi realizzato un sistema di allarme più moderno, ma la campana non ha mai fatto rientro nella sua torre originaria.
le dimensioni (80 centimetri di altezza e 300 chili di peso) se se sono perse le tracce, con ogni probabilità è stata rubata.
Come la seconda delle campane, sparita proprio dalla Chiesa di Saint Pierre d’Arène.
Ne rimane al suo posto solo una, ma non è sufficiente.
Ecco allora l’appello del curato Gil Florini perché chi vuole metta mano al portafoglio, in cambio una targa ricorderà il nome di tutti quanti contribuiranno all’acquisto delle due campane.
Per inviare il contributo è possibile sia spedire i soldi a Eglise Saint Pierre d’Arène, 52, rue de la Buffa, 06000 Nice oppure rivolgersi all’ufficio parrocchiale.
In attesa, logicamente, che i rintocchi tornino ad annunciare ore, si spera, liete.
Beppe Tassone