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Nizza | 19 maggio 2017, 10:07

Nizza, si chiude con una multa di 1000 euro il processo a Francesca Peirotti, la 30enne accusata di aver fatto entrare in Francia 8 migranti irregolari

Respinti sia la richiesta di arresto pari a 8 mesi sia il divieto di soggiorno in Francia per due anni

Nizza, si chiude con una multa di 1000 euro il processo a Francesca Peirotti, la 30enne accusata di aver fatto entrare in Francia 8 migranti irregolari

Alla lettura della sentenza era presente il solo avvocato, Zia Oloumi: Francesca Peirotti, giudicata dal Tribunale di Nizza perché accusata di aver agevolato l’immigrazione clandestina in Francia di alcuni immigrati provenienti da Eritrea e Ciad, compresa una piccola di sei mesi, è giunta solo mezz'ora dopo, bloccata nel traffico cittadino.

Il Tribunale di Nizza non ha accolto la richiesta della Procura che, per la Peirotti, aveva chiesto una condanna, con la condizionale, a otto mesi di carcere e il divieto di risiedere nel territorio.

La giovane, originaria di Cuneo, è stata condannata ad una sola ammenda, esecutiva, di 1.000 euro.

Quando è giunta nella Piazza del Palazzo di Giustizia, accolta da un gruppo di amici, alcuni anche provenienti dall’Italia, la giovane, sorridente, si è detta non completamente soddisfatta per la sentenza, anche se sollevata dal fatto che non le sia stata comminata l’interdizione a risiedere in Francia, sanzione accessoria che temeva. In ogni caso, come suggeritole anche dall’avvocato, ricorrerà in appello, come del resto dovrebbe fare anche la Procura, sicuramente non soddisfatta per la sentenza. Francesca Peirotti ha confermato, in ogni caso, che continuerà la sua azione umanitaria, all’interno del gruppo nizzardo per il quale opera.

L’avvocato Zia Oloumi, dal suo canto, si è augurato che proprio dalle sentenze di appello possa giungere una definitiva chiarificazione di una situazione processuale che appare spesso contraddittoria. Su questa questione, infatti, si scontrano leggi, diritto umanitario, dichiarazione dei Diritti dell’Uomo ed anche accordi internazionali: contraddizioni mai definitivamente chiarite.

Prossimo imputato a comparire, per ragioni analoghe, davanti al Tribunale di Nizza sarà un fotografo di Nice Matin.  

Beppe Tassone

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