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Altre notizie | 21 agosto 2017, 07:00

Le città di fronte al terrorismo: se ne parlerà a Nizza il 28 e 29 settembre

Lo ha annunciato Christian Estrosi. Al centro del convegno di Euromed il ruolo crescente dei municipi per lottare contro il pericolo terroristico e per assicurare ogni tutela possibile ai propri abitanti ed ai turisti

Interventi di messa in sicurezza della Promenade a Nizza

Interventi di messa in sicurezza della Promenade a Nizza

A Nizza il 28 e 29 settembre si parlerà di terrorismo: lo ha annunciato, proprio nel corso delle cerimonie di solidarietà e commemorazione per le vittime dell’attentato di Barcellona, il Sindaco di Nizza Christian Estrosi.

Come presidente di Euromed, la rete che raggruppa le maggiori città del Mediterraneo, era prevista , proprio in quelle giornate, una riunione a Nizza. L’agenda dei lavori, ha annunciato Estrosi, verrà aggiornata e si parlerà anche, o forse soprattutto, del ruolo crescente cui le municipalità sono chiamate per lottare contro il pericolo terroristico e cercare di assicurare ogni tutela possibile ai propri abitanti ed ai turisti.

Verranno invitati alla riunione rappresentanti e amministratori delle maggiori città Europee proprio per cercare una linea comune sul nuovo ruolo cui i municipi sono chiamati ed anche per individuare comuni linee di comportamento. Non solo difese “fisiche” nei luoghi maggiormente frequentati, ma anche interventi nel settore sociale perché la “mairie” è il primo interlocutore di ogni cittadino, soprattutto nel momento del bisogno ed i servizi offerti debbono essere adeguati.

Ricerca di nuovi fondi, dunque, aggiornamento dei progetti finanziati dalla Comunità Europea, capacità di ripensare le architetture degli spazi pubblici per renderli maggiormente sicuri. Saranno questi gli argomenti che saranno dibattuti a Nizza il 28 e 29 settembre, assieme con il nuovo ruolo che le città vanno assumendo e sulle crescenti responsabilità in capo ai propri amministratori.

Fra le misure allo studio quella di un miglior utilizzo delle videocamere ormai presenti in tutte le città, per adeguarle al riconoscimento facciale, come si sta sperimentando in questi giorni in Germania.

Nizza al centro, dunque, di ragionamenti e di approfondimenti per individuare le misure che le città dovranno adottare per assicurare sicurezza ai propri cittadini. Nessuna località, infatti, può dirsi estranea al pericolo terroristico, ma ognuna può fare qualcosa per cercare di limitarne i rischi.

Beppe Tassone

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