Si sta votando in Francia per un importante turno di elezioni amministrative: fino alle 18 di questa sera (le 20 nella località più grandi) un numero difficilmente ipotizzabile di elettori, che potrebbe essere decimato dalla paura del coronavirus, andrà a scegliere i consiglieri municipali che li amministreranno nei prossimi sei anni.
Saranno poi i Consigli Municipali ad eleggere i sindaci, normalmente i capilista del gruppo vincente.
Nel Dipartimento delle Alpi Marittime i grandi centri sembrano lontani da sorprese: le previsioni della vigilia e i sondaggi indicano che saranno tre esponenti dei Républicains a reggere le sorti di Nizza, Cannes e Antibes con la conferma al vertice delle città di Christian Estrosi, David Lisnard e Jean Leonetti.
Nemmeno Menton dovrebbe riservare grosse sorprese: Jean-Claude Guibal, Républicains anche lui, è dato in testa nei sondaggi.
Saranno le percentuali a dire se la vicenda elettorale in questi centri si chiuderà già questa sera o se occorrerà attendere domenica prossima, 22 marzo, con il ballottaggio.
Il sistema elettorale francese, per i comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti, prevede che l’elezione del Consiglio avvenga al primo turno se una lista raggiunge il 50% dei voti validi espressi. Diversamente occorre ricorrere al turno di ballottaggio al quale sono ammesse le liste che hanno ottenuto almeno il 10% dei voti.
Nell’ipotesi di elezione al primo turno concorrono all’attribuzione dei seggi le liste che abbiamo ottenuto almeno il 5% dei voti, mentre in caso di ballottaggio la soglia è quella del 10%, cioè quella di ammissione al secondo turno.
L’attribuzione dei seggi (69 a Nizza, città superiore ai 300 mila abitanti) prevede che il 50% sia attribuito alla lista che ha vinto le elezioni e che il restante 50% dei seggi venga attribuito in forma proporzionale tra tutte le liste (che abbiano ottenuto almeno il 5% se l’elezione avviene al primo turno o che siano ammesse al ballottaggio in caso di secondo turno).
Un po’ di suspense in alcuni centri minori quali Vallauris, Vence, La Gaude e La Trinité.
Al di là dell’esito sarà interessante valutare anche la percentuale ottenuta dalle liste concorrenti e, in particolare, l’esito del duello per il secondo posto tra gli ecologisti e l’estrema destra del Rassemblement National, il peso residuale delle tante (troppe…) liste della sinistra, sempre più divisa al proprio interno e il “peso” che otterrà la République en Marche del presidente Macron i cui candidati sono sparsi qua e là nelle liste elettorali.
Ma quanto guadagna un sindaco in Francia?
La retribuzione “lorda” mensile attribuita ai primi cittadini varia a seconda della popolazione.
- Fino a 500 abitanti: 661 euro
- Fino a 1.000 abitanti: 1.206 euro
- Fino a 3.500 abitanti: 1.672 euro
- Fino a 10.000 abitanti: 2.139 euro
- Fino a 20.000 mila abitanti: 2.528 euro
- Fino a 50.000 abitanti: 3.500 euro
- Fino a 100.000 abitanti: 4.278 euro
- Oltre i 100.000 abitanti: 5.640 euro
La retribuzione viene poi integrata dai proventi per eventuali altri incarichi ricoperti in seno agli organismi di raggruppamento territoriale, del Dipartimento o della Regione.
E’ incompatibile invece l’incarico di sindaco con quello di parlamentare.