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Altre notizie | 10 giugno 2020, 17:00

Le origini del Principato di Monaco: ecco il racconto sul tema del nostro lettore Pierluigi Casalino

Le famiglie dei Spinola, dei Doria, dei Grimaldi e dei Fieschi, peraltro, continuarono il dominio di Monaco, finché nel 1489 i Grimaldi si videro riconosciuto da Carlo VIII di Francia la signoria del Principato, così come lo confermarono i Savoia, almeno fino alla cessione a Parigi del tratto riviera da Mentone a Nizza nel 1864

Le origini del Principato di Monaco: ecco il racconto sul tema del nostro lettore Pierluigi Casalino

Oltre l'odierno confine italo-francese sorgeva un borgo che dopo l'anno mille prendeva il nome di Poipino o Podium pini, dove nel XIII secolo vi venne costruito un castello fortificato dal nome del suo fondatore, Ottone da Ventimiglia, che divenne noto come Mons Otonis (da cui Mentone). Nel 1240 la rocca venne venduta al genovese Guglielmo Vento, passando poi ai Del Carretto. Nel 1379 Mentone divenne definitivamente un possesso di Grimaldi di Monaco, dove da epoca immemore era già esistita una comunità ligure indipendente, quella dei Monoikos (successivamente termine greco, dal momento che sull'attuale Costa Azzurra sorsero colonie e fondaci greci della Focide).

Il luogo venne conosciuto anche come Porto Ercole in onore del passaggio del mitico eroe greco in viaggio verso la Spagna. Fino al X secolo si consolidò nella zona monegasca un emirato saraceno, dopodiché, nell'Alto Medioevo, si formò ad opera degli abitanti di La Turbie un centro intorno alle chiese di Santa Maria e San Donato. Nel 1191 Genova ottenne dall'imperatore Enrico IV il possesso del luogo con il pretesto di difenderlo dalle scorrerie saracene e corsare in genere. Durante la lotta tra guelfi e ghibellini, i guelfi genovesi (Fieschi e Grimaldi) espulsi da quella città trovarono rifugio a Monaco: i Grimaldi si impadronirono con astuzia della rocca (che ancora conserva tale nome in loro memoria): Francesco  Grimaldi, soprannominato Malizia, infatti, presentandosi con due soldati travestiti da frati riuscì a farsi aprire le porte del borgo e, una volta entrato, prese possesso del castello. A ricordo di quell'impresa nello scudo dei Grimaldi restano effigiati due monaci con i bastoni levati. A Monaco giungevano del resto gli echi delle contese in atto a Ventimiglia, tra quelle fazioni rivali e di intrecci anche del malaffare favorito dalle perduranti guerre europee e trans-mediterranee.

Le famiglie dei Spinola, dei Doria, dei Grimaldi e dei Fieschi, peraltro, continuarono il dominio di Monaco, finché nel 1489 i Grimaldi si videro riconosciuto da Carlo VIII di Francia la signoria del Principato, così come lo confermarono i Savoia, almeno fino alla cessione a Parigi del tratto riviera da Mentone a Nizza nel 1864. Anche i diritti fiscali che il Piemonte aveva vantato sul Principato passarono alla Francia in quell'occasione

rg

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