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Mentone | 27 agosto 2020, 16:55

Covid 19: Alpes Maritimes e Var passano in “rosso”. Il Tour de France praticamente a porte chiuse

Drammatica conferenza stampa del Prefetto dopo l’annuncio del governo. Vietati gli assembramenti lungo il percorso, obbligo di mascherina, pochi spettatori alla partenza, nessuna auto sui colli

Lo stadio Allianz Riviera da dove partirà la terza tappa del Tour (foto di Danilo Radaelli)

Lo stadio Allianz Riviera da dove partirà la terza tappa del Tour (foto di Danilo Radaelli)

Quando questa mattina da Matignon, la residenza del Primo Ministro, Jean Castex ha annunciato il passaggio in “zona rossa” di alcuni Dipartimenti della Francia, a Nizza tutti hanno capito che le campane stavano suonando anche nel Sud Est.

Infatti Alpes Maritimes, Vaucluse e Var entrano nel novero dei Dipartimenti francesi nei quali la diffusione del virus da Covid 19 è ormai a livelli preoccupanti al punto da far classificare questi territori in “alerte rouge”.

A far compagnia alle Alpes-Maritimes sono Bouches-du-Rhône,  Gard, Haute-Garonne, Gironde, Hérault, Loiret, Rhône, Sarthe, Paris, Seine-et-Marne, Yvelines, Var, Vaucluse, Essonne, Hauts-de-Seine, Seine-Saint-Denis, Val-de-Marne, Val-d'Oise, Martinique e Guadeloupe, mentre Mayotte e Guyane sono classificate in colore violetto.

Subito dopo, nel corso di una conferenza stampa convocata all’Acropolis, il Prefetto delle Alpi Marittime, Bernard Gonzalez, nel confermare che il Tour de France si correrà regolarmente (almeno per quanto riguarda le tappe di sua competenza) ha sottolineato come la corsa sarà praticamente “a porte chiuse”.

Poche decine di persone saranno ammesse alla partenza delle tre tappe nizzarde, gli addetti e gli accreditati sono stati tutti testati per il Covid, inoltre, durante il percorso, gli spettatori dovranno rigorosamente indossare la mascherina e nessun veicolo potrà sostare sui colli scalati dai corridori.

La decisione di confermare il Tour de France è stata presa a Parigi ed è stata annunciata dallo stesso primo ministro Jean Castex che ha fatto riferimento alle complesse misure di sicurezza adottate ed anche al fatto che: “Relativamente al territorio attraversato sono state previste prescrizioni e controlli per evitare assembramenti massicci di popolazione. Un equilibrio difficile, ma i luoghi un po' anarchici sono quelli dove non c'è un organizzatore. Il Tour de France ha un organizzatore”.

Quindi la corsa può partire, praticamente a porte chiuse.

I numeri che hanno portato Alpi Marittime, Var e Vaucluse in “rosso” sono davvero alti: 97,4 contagi su 100 mila abitanti per le Alpes-Maritimes, 46,8 su 100 abitanti per il Var e 43 su 100 mila abitanti per il Vaucluse.

Nizza vivrà da oggi le sue “giornate in giallo”, ma a partire da lunedì, dopo che la carovana avrà lasciato l’Allianz Riviera, l’impressione è che altre novità verranno ad appesantire la situazione.






Beppe Tassone

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