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Ambiente | 04 agosto 2021, 07:00

A Nizza dal 2024 addio ai veicoli diesel del 2001 ed a quelli a benzina del 1997

Poi di anno in anno la forbice si restringerà. Entrerà in funzione la ZFE. Addio ai camion sulla Promenade. Gratuita l’autostrada nel tratto urbano?

A Nizza dal 2024 addio ai veicoli diesel del 2001 ed a quelli a benzina del 1997

A Parigi già sono in vigore provvedimenti per limitare la circolazione dei veicoli più inquinanti, così pure a Lione.
Presto potrebbe essere la volta di Nizza, come delle grandi metropoli francesi con popolazione superiore ai 150mila abitanti.

La normativa è in fase di approvazione e il cronoprogramma ormai si conosce.
Dal 1° gennaio 2024 , in una fascia cittadina che ancora non si conosce, ma che sicuramente comprenderà la Promenade des Anglais e l’iper centro, non potranno più circolare i veicoli diesel immatricolati prima del 2001 e quelli a benzina datati prima del 1997.

Il primo gennaio successivo, nel 2025, la tagliola raggiungerà i veicoli diesel immatricolati prima del 2006 e a partire dal 1° gennaio 2026 toccherà alle auto a gasolio immatricolati prima del 2011 ed a quella  a benzina antecedenti il 2006.

A Nizza si attendono, intanto, due provvedimenti governativi ritenuti essenziali per poter attuare al meglio la manovra.

La soppressione del pedaggio di Saint Isidore sull’autostrada A8 e la declassificazione della Promenade attualmente definita strada di larga percorrenza.

Quando il pedaggio sarà stato abolito nell’area cittadina e la Promenade sarà stata declassificata (i provvedimenti, più volte annunciati, pare siano imminenti) scatterà il divieto ai camion inquinanti di percorrere la Promenade.
Si calcola che la carreggiata Sud sia percorsa quotidianamente da 1.000 camion e quella Nord da 800: numeri importanti che determinano anche un discreto livello di inquinamento.

Il “peage” di Saint Isidore, da solo, genera il 5% dell’inquinamento da anidride carbonica della città ed in oltre il fatto che il percorso autostradale all’interno dell’abitato di Nizza sia a pagamento induce all’utilizzo delle vie interne, creando ulteriore inquinamento.

 

 

Al momento la creazione della ZFE, che non è più in discussine in quanto prevista da una legge, è in fase di valutazione sulla sua portata pratica: nei prossimi mesi se ne saprà di più, anche se il cronoprogramma sui divieti è ormai dato per definito.

Entrerà così in pratico utilizzo anche la “vignette” che contraddistingue ogni veicolo. A Parigi quella "Crit'air 4" è ormai vietata in buona parte della città dallo scorso 1° giugno.

 

Sono i dati stessi a indicare la portata dei danni che l’inquinamento dovuto alla circolazione veicolare provoca.
Si calcola che ogni anno , in Francia, muoiano 48mila persone per malattie direttamente collegate all’inquinamento da particelle fini e che ogni trentenne sconti una penalizzazione di 150 mesi nella speranza di vita.

Numeri ai quali i provvedimenti anti inquinamento dovrebbero tentare di dare una risposta: la questione è che il parco macchine circolanti in Francia è piuttosto vecchiotto: il Presidente dell’Automobile Club di Nice, Frédéric Ozon, calcola che siano interessati 7 nizzardi su 10, proporzione identica a quella francese.
Numeri notevoli che certo costituiscono un grosso problema economico per le famiglie, ma anche una grande opportunità per il settore automobilistico.






Beppe Tassone

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