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Eventi | 09 agosto 2021, 19:00

"Lou Babazouk", due mostre in contemporanea nel Vieux Nice (Foto)

Fino al 29 agosto espongono Sergio Saad, "La Nature au carré" e Magali Roubaud - "Where I end and you begin two". Le due gallerie si trovano nel Vieux Nice in Rue de la Loge 8 e in Rue Benoît Bunico 2-5

"Lou Babazouk", Sergio Saad  - "La Nature au carré"

"Lou Babazouk", Sergio Saad - "La Nature au carré"

Dall'agosto 2019, la galleria municipale "Lou Babazouk" ospita mostre di artisti locali dilettanti e professionisti.
"Lou Babazouk" propone in contemporanea due mostre nelle sue due gallerie nel Vieux Nice.

Le mostre
Lou Babazouk - 8, rue de la Loge



Fino al 29 agosto 2021 - Sergio Saad  - "La Nature au carré"
Sergio Saad vive e lavora a Nizza. Originario di Rio de Janeiro in Brasile, si laurea in ingegneria civile nel 1968. Nel 1980 decide di cambiare vita e parte alla volta dell'Europa, un viaggio rivelatore.
Nel 1982 la sua decisione prende una decisione: si trasferisce a Nizza per dedicarsi esclusivamente alla sua vocazione di artista visivo. Espone in diverse sale private e pubbliche in Francia e all'estero (Porto, Rio de Janeiro, New York).
Dal 2014 si dedica esclusivamente alla fotografia. La mostra “La Nature au carré” fa parte della sua serie “Réalités x Illusions” che presenta duetti di immagini fotografiche, una delle quali proviene dalla natura e l'altra da un dettaglio della sua pittura di un tempo.
Grazie al lavoro di ricreazione imposto alle due immagini, la contrapposizione figurativo/astratto (che a prima vista potrebbe sorprendere) sfuma e diventa complicità.
L'accordo è armonico sottolineato dalle corrispondenze tra i colori, i movimenti, le trame, le venature.
L'artista non pretende di essere un fotografo, gli piace credere di aver ripreso a dipingere, ma con una macchina fotografica e un computer al posto dei pennelli e dei vasetti di colore.

Lou Babazouk 2 - 5, Rue Benoît Bunico

 

Fino al 29 agosto 2021 - Magali Roubaud - "Where I end and you begin two"
Artista autodidatta di Nizza ispirata all'arte brut e alla cultura pop, il suo universo su tela o su tutti i supporti (acrilico e collage su tessuto, legno, radiografie) è fatto di colori, forme traballanti e grossolane, come disegni di bambini ciechi che si rifiutano di vedere l'oscurità del mondo reale e i cui passi e le cui caratteristiche sono incerte.
Magali Roubaud realizza tele di grandi dimensioni (180/140) oltre a personalizzazioni su t-shirt, tele per poltroncine e paralumi. Un omaggio al Bauhaus, a Yayoi Kusama e alla cultura pop che la ispira. Il tutto su uno sfondo di musica rock indé!
Da qui il titolo della sua mostra mutuato da una canzone dei Radiohead: “Where I end and you start”. Quindi seguiamola nei meandri della sua mente e lasciamoci trasportare.




Beppe Tassone

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