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Altre notizie | 15 agosto 2022, 07:00

Un ferragosto all’insegna delle contraddizioni

L’impressione è quella di trovarsi in mezzo ad un guado, con le contraddizioni che, come Caronte, stanno traghettando in un mondo nuovo, ma il vecchio resiste

Un ferragosto all’insegna delle contraddizioni

L’estate giunge al suo culmine in mezzo, come mai prima d’ora, ad un tourbillon di contraddizioni non banali.

L’inflazione dichiarata, in Francia, tocca il 6,1%, ma basta recarsi in un qualunque supermercato per rendersi conto che i prezzi sono rincarati molto di più, eppure per sedersi ai tavolini di un ristorante occorre fare una lunga fila.
La gente è tantissima, qui si dice noir de monde, non solo la Costa Azzurra, ma anche l’arrière pays sono presi d’assalto, ma in spiaggia pare essere un mese avanti: la moda è cambiata, un bagno e poi via.

A parte i cinesi ed i giapponesi, gli stranieri son tornati in gran quantità, ma nonostante le sanzioni, è il russo una delle lingue che più si sente parlare.
Covid 19 e vaiolo delle scimmie, data l’enorme popolazione, s’infiammano più che in altri luoghi della Francia, ma le mascherine sono solo un ricordo e, la sera, i bar delle spiagge fanno musica e le persone accorrono in massa, non solo i giovani.

Si parla di natura, di problemi ambientali, dei danni prodotti dalle modifiche climatiche, ma la Promenade des Anglais e la Croisette sono percorse da file di auto alla ricerca dell’improbabile parcheggio.

L’atmosfera è quella dell’attesa: la Francia non si preoccupa più di tanto del proprio incerto futuro e di probabili nuove elezioni, gli italiani manifestano timori per quanto potrà accadere, ma lo fanno tra un drink ed una birra, più per soddisfare ad un obbligo che per manifestare uno stato d’animo.

L’impressione è quella di trovarsi in mezzo ad un guado, con le contraddizioni che, come Caronte, stanno traghettando in un mondo nuovo, ma il vecchio resiste.

Oggi, poi, è ferragosto, si pensa a divertirsi, ad essere spensierati poi, per dirla con Lorenzo il Magnifico:
Quant’è bella giovinezza
che si fugge tuttavia!
Chi vuole esser lieto, sia,
di doman non c’è certezza.

E allora: buon ferragosto!


Beppe Tassone

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