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Ambiente | 17 agosto 2022, 07:00

La siccità preoccupa sempre di più e in Costa Azzurra scattano i divieti

I comuni del Dipartimento delle Alpi Marittime suddivisi in tre gruppi: le regole da rispettare. In alcune località chiuse le docce sulle spiagge

Docce su una spiaggia di Nizza

Docce su una spiaggia di Nizza

Il cambiamento climatico, la siccità, il gran caldo e l’assenza prolungata di precipitazioni che, quando si verificano, spesso rischiano di creare danni superiori ai benefici, sono sotto gli occhi di tutti.
Così come le prime conseguenze, al momento “minime” rispetto a quanto potrebbe accadere nei prossimi anni.

In Costa Azzurra, dove non piove in maniera apprezzabile da mesi, la temperatura si è mantenuta a lungo oltre i 30 gradi senza mai scendere in modo apprezzabile durante la notte, da qualche giorno alcuni comuni (Menton, Roquebrune Cap Martin, Cagnes sur Mer e Saint Laurent du Var) hanno sospeso l’erogazione dell’acqua che sgorga dalle docce sulle spiagge.
Un effetto tangibile che ha avuto l’effetto di sottolineare la gravità della situazione più di cento appelli lanciati ad un uso responsabile delle risorse idriche.

Per il futuro si prospetta una “rivisitazione” dell’arredo urbano: in Francia il tappeto erboso (che è chiamato pelouse) è alquanto apprezzato, ma necessità di continue irrigazioni poiché le radici dell’erba sono minime. Saranno proprio questi “tappeti” le prime vittime del cambiamento climatico assieme con i tanti campi da golf, anch’essi assetati come non mai e le alle piscine.
In autunno verranno adottate dai comuni le “regole” mentre si aspetta un provvedimento governativo che individui una cornice all’interno della quale sia possibile agire.

Intanto la situazione, che è monitorata dalla Prefettura delle Alpi Marittime, è grave e i comuni del Dipartimento sono stati ripartiti in tre categorie: Seuil de vigilance, Seuil d’alerte e Seuil de crise.
Queste le regole per ognuna delle “soglie” e i comuni interessati.

Soglia di vigilanza
Nei territori interessati è vietato:

  • Irrigare giardini, campi sportivi e da golf, orti e giardini dopo le 9 e prima delle 19;
  • Le attività commerciali devono ridurre del 20% l’utilizzo dell’acqua;
  • Vietato lavare terrazze, dehors e strade se non utilizzando strumenti “a pressione”;
  • Vietato il riempimento delle piscine se non utilizzate per ragioni sanitarie;
  • Fontane e giochi d’acqua devono essere disattivati se l’acqua viene riciclata.

I comuni che rientrano in questa soglia: Cannes, Le Cannet, Vallauris, Mandelieu la Napoule, Théoule sur Mer, Pegomas, La Roquette sur Siagne, Mougins, Mouans Sartoux e Auribeau sur Siagne.

Soglia di allerta
Nei territori interessati è vietato:

  • Irrigare giardini, campi sportivi e da golf, orti e giardini dopo le 9 e prima delle 19, fatta eccezione per le pelouses che è vietato bagnare;
  • Le attività commerciali devono ridurre del 40% l’utilizzo dell’acqua;
  • Vietato lavare le vetture fatta eccezione per le stazioni di servizio ove vengono utilizzate tecniche di risparmio idrico;
  • Vietato lavare terrazze, dehors e strade se non utilizzando strumenti “a pressione”;
  • Vietato il riempimento delle piscine se non utilizzate per ragioni sanitarie;
  • Fontane e giochi d’acqua devono essere disattivati se l’acqua viene riciclata.

I comuni che rientrano in questa soglia:Aspremont, Beaulieu sur Mer, Beausoleil, Belvédère, Bonson, Cap d’Ail, Carros, Castagniers, Colomars, Duranus, Eze, Falicon, Gattières, La Bollène Vésubie, La Gaude, La Roquette sur Var, La Trinité, La Turbie, Lantosque, Le Broc, Levens, Malaussène, Massoins, Nice, Roquebillière, Saint André de la Roche, Saint Blaise, Saint Jean Cap Ferrat, Saint Laurent du Var, Saint Martin Vésubie, Saint Martin du Var, Tournefort, Tourrette Levens, Utelle, Venanson e Villefranche sur Mer, Grasse, Caussols, Châteauneuf Grasse, Cipières, Courmes, Gourdon, Gréolières, La Colle sur Loup, Le Bar sur Loup, Le Rouret, Opio, Roquefort les Pins, Tourettes sur Loup, Valbonne, Villeneuve Loubet, Cagnes sur Mer, Saint Jeannet, Saint Paul de Vence, Vence. Escragnolles, Cabris, Saint Vallier de Thiey, Saint Cézaire sur Sagne, Spéracèdes, Le Tignet, Peymeinade. Auvare, Bairols, Beuil, Châteauneuf d’Entraunes, Clans, Daluis, Entraunes, Guillaumes, llonse, Isola, La Croix sur Roudoule, La Tour sur Tinée, Lieuche, Marie, Péone, Valberg, Pierlas, Puget Rostang, Puget Théniers, Rigaud, Rimplas, Roubion, Roure sur Tinée, Saint Dalmas le Selvage, Saint Etienne de Tinée, Saint Léger, Saint Martin d’Entraunes, Saint Sauveur sur Tinée, Sauze, Thiéry, Touët sur var, Valdeblore, Villars sur Var, Villeneuve d’Entraunes.

Soglia di crisi
Nei territori interessati è vietato:

  • Irrigare giardini, campi sportivi e da golf, orti e giardini. Viene fatta eccezione per gli spazi collettivi dove, in ogni caso, il divieto é dopo le 9 e prima delle 19;
  • Ridurre del 60% i propri consumi: questo è quanto richiesto da imprese, industrie e artigianato.
  • Vietato lavare le vetture fatta eccezione per le stazioni di servizio ove vengono utilizzate tecniche di risparmio idrico;
  • Fontane e giochi d’acqua devono essere disattivati se l’acqua viene riciclata.
  • Vietato il riempimento delle piscine se non utilizzate per ragioni sanitarie;
  • Vietato lavare facciate, dehors e strade se non per ragioni sanitarie.

I comuni che rientrano in questa soglia: Andon, Caille, Séranon, Valderoure, Antibes, Biot,   Aiglun, Amirat, Ascros, Bezaudun les Alpes, Bouyon, Briançonnet, Collongues, Conségudes, Coursegoules, Cuébris, Gars, Gilette, La Penne, Le Mas, Les Ferres, Les Mujouls, Pierrefeu, Revest les Roches, Roquesteron, La Roque en Provence, Saint Antonin, Saint Auban, Sallagriffon, Sigale, Toudon, Tourette du Château, Lucéram, Touët de l’Escarene, l’Escarène, Peille, Peillon, Drap, Cantaron, Chateauneuf Villevieille, Bendejun, Coaraze, Berre les Alpes, Blausasc, Contes, Breil sur Roya, Castellar, Castillon, Fontan, Gorbio, La Brigue, Menton, Moulinet, Roquebrune cap Martin, Sainte Agnès, Saorge, Sospel, Tende.


Beppe Tassone

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