L’autoesclusione dal gioco a distanza è un’auto-imposizione, volta alla prevenzione dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, che impedisce al giocatore di accedere a qualsiasi sito di gioco online. È stata introdotta con la legge n°88 del 2009, art.24, ed è presente in tutti i siti online con regolare licenza (come quelli che puoi trovare sul sito casinofree.eu).
Si può attivare in due modalità: a tempo determinato o indeterminato. La prima opzione ha un periodo prefissato di 30, 60 o 90 giorni, terminati i quali si disattiva automaticamente; la seconda, invece, è irreversibile e implica l’esclusione a vita da tutti i siti di gioco online. In entrambi i casi il giocatore autoescluso:
- Non può aprire nuovi conti di gioco a distanza con alcun concessionario;
- Non può effettuare scommesse o altri giochi a distanza sui propri conti di gioco aperti presso qualunque concessionario;
- Può prelevare vincite da tutti i suoi conti di gioco aperti presso tutti i concessionari;
- Può chiudere i suoi conti di gioco e prelevare il relativo saldo.
L’operazione, volta alla promozione del gioco responsabile, diventa irreversibile una volta attivata. Ciò ha motivo di esistere per contrastare le scelte fatte d’istinto in momenti di particolare debolezza del giocatore. In caso di autoesclusione a tempo indeterminato effettuata per errore si può chiedere la revoca, ma solo dopo sei mesi. Tale operazione può essere fatta direttamente sul sito dell’ADM (Agenzia Accise Dogane Monopoli di Stato) tramite identità digitale SPID, oppure attraverso comunicazione al concessionario online di riferimento corredata dai documenti di riconoscimento.
Questa modalità di esclusione dal gioco è un istituto trasversale, vale cioè per escludersi da tutti i concessionari, e non va confuso con la chiusura del conto gioco di un determinato sito di gioco online.
Ovviamente vale solo per il gioco online. Non esiste infatti una legge che impedisce di acquistare un gratta e vinci in tabaccheria o piazzare una scommessa nel concessionario fisico. Per questo esiste il Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al Gioco d’Azzardo (TVNGA) 800 558822. Si tratta di un servizio di counselling telefonico, cioè di consulenza, dedicato all’accoglienza, all’ascolto e all’orientamento dell’utenza. È attivo dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 16:00 ed è gestito dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il TVNGA, attraverso un team di esperti psicologi, offre informazioni scientifiche e orienta verso i servizi territoriali che propongono interventi sanitari per la diagnosi e il trattamento della dipendenza. Propone, inoltre, risorse sociali utili a sviluppare relazioni di collaborazione sul territorio e servizi in grado di gestire problematiche economiche e/o legali relative alla pratica del gioco.
Secondo i recenti dati statistici, sono oltre 1,3 milioni gli italiani dipendenti da gioco d’azzardo, considerati quindi malati patologici di ludopatia. Di questi circa 12 mila sono in cura. Il volume totale del mercato segna oltre 106 miliardi di euro. Una cifra destinata a salire di anno in anno. È pur vero che la cifra fa riferimento anche ai giocatori occasionali, che in particolari occasioni, come ad esempio i Mondiali di calcio in Qatar, si avvicinano al gioco per puro divertimento.
Visto però il numero sempre più elevato di dipendenti, il decreto-legge 87 del 2018 ha introdotto disposizioni di contrasto al gioco d’azzardo, compreso il divieto di qualsiasi forma di pubblicità. La stessa manovra che è stata applicata contro il tabagismo e l’alcolismo. Messa quindi sullo stesso piano della tossicodipendenza, la ludopatia è considerata una “nuova dipendenza senza sostanze”, e include anche i videogame (altro settore in continua crescita).
A nostro avviso l’autoesclusione è un metodo drastico molto efficace da adottare in casi di grave dipendenza, ma che diventa la soluzione definitiva ad un problema già insorto. Sarebbe quindi il caso di anticipare l’insorgere di una dipendenza utilizzando il più semplice ed efficace auto-limitatore, che previene l’insorgere di problemi (soprattutto economici) imponendo un tetto massimo di giocata oltre il quale non si può andare.














