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Altre notizie | 24 giugno 2025, 12:15

Terrazze a rischio a Mentone: dopo i bagnini, tocca a ristoranti e negozi?

Bufera sul nuovo Quai Bonaparte: imprenditori tra autorizzazioni contestate e braccio di ferro con le autorità

Terrazze a rischio a Mentone: dopo i bagnini, tocca a ristoranti e negozi?

Sembra che i problemi per gli operatori turistici a Mentone non finiscano mai. Dopo le vicissitudini dei bagnini sulla Promenade de la Mer, ora sono i ristoratori e i commercianti del nuovo Quai Bonaparte a ritrovarsi in una situazione spinosa: potrebbero essere costretti a smantellare le loro terrazze. Un duro colpo, soprattutto dopo mesi di difficili lavori che hanno già messo a dura prova le loro attività.

Dalla fine della riqualificazione del Quai Bonaparte, l'attenzione dei servizi statali si è concentrata sulle terrazze degli esercizi commerciali. È scattato così un vero e proprio braccio di ferro, con l'UMIH (Unione dei Mestieri e delle Industrie Alberghiere) che è intervenuta per supportare gli imprenditori e cercare di trovare soluzioni. Questa serie di sfortunati eventi sembra accanirsi contro i pilastri dell'economia turistica di Mentone, mettendo a rischio non solo le attività ma anche numerosi posti di lavoro.

Una decina di ristoratori e commercianti sono nel mirino del Comune di Mentone già da aprile. La maggior parte di loro ha ricevuto un verbale di constatazione che dichiara la non conformità delle loro terrazze, spesso realizzate in stile veranda, al Piano di Salvaguardia e Valorizzazione. Questo piano è il regolamento che disciplina l'area in cui si trovano le loro attività, proprio ai piedi del centro storico. A complicare ulteriormente la situazione, i verbali contestano anche la mancanza di un'autorizzazione valida per l'occupazione del demanio pubblico.

Le strutture fisse che sono state installate – come tende e vetrine – una volta completati i lavori complessivi, non sarebbero conformi alle normative che regolano le aree soggette a protezione speciale, secondo l'Architetto dei Bâtiments de France (ABF). Su richiesta di quest'ultimo, i servizi dell'Urbanistica sono ora tenuti a procedere con le sanzioni.

La situazione è particolarmente amara per questi commercianti e ristoratori, che credevano di aver ottenuto un'autorizzazione tacita dal Comune per l'installazione di tali strutture. Si tratta di un equivoco, di promesse non mantenute o semplicemente di un'incomprensione tra le parti? Quel che è certo è che, da diverse settimane, l'Amministrazione e gli esercenti si rimpallano la responsabilità.

Redazione

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