L’aeroporto di Nizza-Côte d’Azur dispone da quest’anno di un sofisticato sistema di rilevamento e difesa contro i droni.
La piattaforma, seconda in Francia per traffico passeggeri, è infatti tra le otto infrastrutture del Paese equipaggiate nel 2024 con un dispositivo anti-intrusione sviluppato per contrastare una minaccia aerea sempre più diffusa in Europa.
Negli ultimi mesi, diversi Paesi del continente, dalla Polonia alla Romania, fino alla Norvegia e alla Germania, sono stati sorvolati da droni non identificati, con episodi che in alcuni casi hanno costretto alla sospensione del traffico aereo, come accaduto recentemente all’aeroporto di Monaco.

Nessuna incursione registrata sulla Costa Azzurra
Per ora la Francia sembra restare al riparo da questi episodi. La prefettura delle Alpi Marittime ha confermato che nessun drone ha violato lo spazio aereo dell’aeroporto di Nizza, né nel 2024 né nel 2025.
Alcune rilevazioni di velivoli civili sarebbero avvenute in passato nei dintorni dello scalo e nella zona del Cap d’Antibes, ma si tratterebbe perlopiù di droni turistici, utilizzati per riprese aeree senza finalità malevole.
Tecnologia all’avanguardia per la sicurezza del cielo
Il sistema di rilevamento installato a Nizza è stato sviluppato dal consorzio formato da Seris Security e Drone XTR, selezionato a fine 2023 nell’ambito di un appalto nazionale del valore di 7,2 milioni di euro.
La tecnologia consente di individuare e localizzare un drone sospetto in un raggio superiore ai 20 chilometri, fornendo informazioni dettagliate come numero di serie, posizione GPS di decollo, velocità e area di volo.
Il dispositivo è entrato in funzione nel luglio 2024, in concomitanza con l’arrivo del Tour de France e in vista delle Olimpiadi estive.
La rapidità di installazione era una delle priorità fissate dal Service national de l’aviation (SNA), che ha voluto rendere operativo il “filtro” anti-drone sui principali scali già nella primavera scorsa.
Intervento immediato in caso di minaccia
In caso di intrusione, la fase di neutralizzazione è affidata alla gendarmeria del trasporto aereo, dotata di fucili “brouilleurs” in grado di disattivare le comunicazioni del drone e forzarne l’atterraggio.
Le autorità locali precisano che, a seconda della situazione, dalla localizzazione del pilota alla natura della minaccia, potrebbero essere attivate ulteriori misure di sicurezza, fino a includere la deviazione dei voli o, nei casi più critici, la sospensione temporanea del traffico aereo.
Con l’adozione di questa tecnologia, lo scalo nizzardo rafforza la sua protezione contro un rischio considerato ormai strategico, in un contesto internazionale in cui la sicurezza del cielo europeo è tornata a essere una priorità assoluta.














