Dal 11 marzo al 19 aprile 2026, Le Printemps des Arts de Monte-Carlo inaugurerà una nuova stagione creativa, segnando l’apertura di un ciclo inedito intitolato “Utopie”, ideato dal direttore artistico Bruno Mantovani. Un percorso che invita a ripensare il ruolo dell’arte e della creazione in un mondo sempre più standardizzato e orientato al consenso.
«In un mondo estremamente normato, che ci spinge a essere saggi e conformi, avvertiamo sempre più il bisogno di ripensare l’utopia, l’ideale e anche la dismisura dell’artista», spiega Mantovani. Intesa come forza originaria di ogni atto creativo, l’utopia diventa il filo conduttore dell’edizione 2026, portatrice di trasformazioni, radicalità, evoluzioni ed eccentricità artistiche.
Questo opus 1 del nuovo ciclo è illustrato dal lavoro dell'artista plastico Yves Millecamps, membro dell’Académie des Beaux-Arts. Pittore dell’utopia, il suo linguaggio visivo, spesso definito precursore rispetto al nostro tempo, accompagna idealmente la riflessione estetica proposta dal festival.
Lo strumento musicale, protagonista dell’edizione 2026
Vero eroe di questa edizione, lo strumento musicale sarà al centro della programmazione come vettore di linguaggio e oggetto in costante evoluzione. La sua storia riflette infatti l’evoluzione dei gusti, delle tecniche e delle estetiche. L’organologia, dallo strumento vocale alle nuove liuterie, costituirà uno dei temi principali del festival.
Dal duduk alle onde Martenot, dagli strumenti a corda in budello all’oboe virtuale, senza dimenticare la voce, parlata e cantata, primo e universale strumento, la musica sarà declinata in tutta la sua diversità. A fare da filo conduttore sarà la virtuosità, intesa come espressione della ricerca e della trasformazione sonora.
«Strumenti moderni come il clarinetto o il pianoforte, nella loro forma attuale, fanno parte della nostra quotidianità e ci sembrano naturali sul palcoscenico. Eppure ciascuno di essi ha una storia e un’evoluzione proprie. La loro nascita, così come le loro trasformazioni nel tempo, sono temi affascinanti, così come il rapporto tra scrittura musicale e liuteria, poiché i compositori non sono estranei all’evoluzione dell’organologia», sottolinea ancora Mantovani.
Alcuni numeri dell’edizione 2026
La programmazione di Le Printemps des Arts de Monte-Carlo 2026 si articola in 27 concerti distribuiti in 24 luoghi, con 50 compositori e oltre 80 opere eseguite, tra cui 12 creazioni mondiali. Il festival propone inoltre una carta bianca ai conservatori, due proiezioni, tre incontri negli atelier, una visita a un laboratorio di liuteria, un concerto d’organo, un concerto jazz, quindici concerti di ensemble e orchestre, tre immersioni backstage, due prove commentate, dodici appuntamenti “before” e tre “after”.
Politica tariffaria
Tutti i concerti sono proposti al prezzo unico di 20 euro, ad eccezione di quelli dell’11, 19 e 25 marzo. I concerti del 1° e del 5 aprile (ore 20) sono gratuiti. L’ingresso resta inoltre sempre gratuito per i minori di 25 anni, con prenotazione obbligatoria sul sito: https://www.printempsdesarts.mc/
Una conferenza stampa a Nizza si terrà il 29 gennaio 2026, offrendo un’occasione privilegiata di incontro con Bruno Mantovani e la possibilità di realizzare interviste. Ulteriori dettagli saranno comunicati all’inizio di gennaio.


















