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Sport | 17 luglio 2017, 19:00

Due anni fa si spegneva Jules Bianchi, il pilota italo-francese di Formula 1 morto in un incidente durante il Gran Premio di Suzuka

Il pilota Ferrari nizzardo di origini italiane è morto il 17 luglio 2015 in Giappone in seguito ad un incidente fatale. I dettagli del decesso sono rimasti a lungo incerti e sono stati appurati in modo più preciso soltanto a febbraio dell'anno scorso.

© Reuters

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Le tragiche circostanze della morte del talentoso pilota Ferrari Jules Bianchi non possono essere scordate facilmente, tanto meno dagli appassionati di Formula 1. É per questo che Montecarlonews la commemora ad esattamente due anni dall'accadimento.

Il venticinquenne nizzardo di origini italiane stava gareggiando nel Gran Premio di Suzuka, Giappone, quando ha perso controllo della sua Marussia a 212 km/h e si è scontrato a 125 km/h contro un carro attrezzi di quasi 7 tonnellate. 

Tuttavia, nell'estate del 2015 le cause del decesso non erano ancora chiare. Nuovi e decisivi dettagli sono emersi soltanto il 15 febbraio 2016, quando la FIA (Fédération Internationale de l'Automobile) ha pubblicato un studio sull'incidente di Bianchi. L'impatto sembrerebbe aver avuto una potenza di 254G, quasi tre volte superiore a quanto supposto in precedenza. Secondo l'FIA, ciò equivarrebbe all'impatto che la macchina subirebbe se questa fosse fatta cadere al suolo da circa 48 metri d'altezza. 

Dopo la pubblicazione, molti atleti come Felipe Massa hanno sollecitato il miglioramento e l'aumento delle misure di sicurezza per i piloti (come l'adozione di cabine chiuse nelle macchine) e sui tracciati.

Nicola Gambaro

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