È davvero sostenibile Internet per l’ambiente? Diverse ricerche condotte hanno validato la tesi che la Rete Internet è “energivora”: cosa significa? L’energia elettrica prodotta per usare dispositivi di connessione e tecnologie è la principale causa dell’inquinamento “digitale”. “In media, ogni europeo consuma tramite smartphone 1.9 GB di traffico dati al mese, mentre la media americana arriva a 3.7 GB (Fonte Ericsson)”: si tratta di dati destinati a crescere e, al contempo, pongono la necessità di prendere in considerazione seriamente le tematiche della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. L’innovazione digitale e la maggiore produzione di informazioni digitali pongono una nuova sfida: la necessità di risparmiare in termini di carta, energia elettrica ed inchiostro, al fine ultimo di produrre esternalità positive per le future generazioni.
Sostenibilità ambientale e Internet: gli studi e le ricerche
Con l’avvento dell’era digitale si assiste sempre di più alla necessità di analizzare quale sia l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo così massiccio della Rete Internet. Ciò pone la necessità di prendere in considerazione seriamente la tematica della sostenibilità ambientale alla luce dei cambiamenti di scenario. Secondo uno studio condotto dall’Imperial College, ogni singolo Gigabyte di traffico dati richiede il consumo di ben 200 litri di acqua, utilizzata per produrre l’energia elettrica necessaria ai server per il loro raffreddamento. Sul mercato delle criptovalute (il nuovo asset su cu investire) è stato stimato che minare o farmare Bitcoin richiede un dispendio energetico davvero notevole. Dunque, l'energia utilizzata per l’attività di mining del Bitcoin “sorpassa i consumi energetici annuali medi di ben 159 nazioni, e in particolare quelli dell'Irlanda e della maggior parte degli stati africani” secondo i dati pubblicati dalla Piattaforma britannica PowerCompare.
Si tratta di dati davvero preoccupanti ed allarmanti, anche se ad oggi non esistono studi ad hoc in grado di fornire una misurazione concreta dell’impatto ambientale di Internet. Nonostante questi dati siano piuttosto preoccupanti per il futuro delle generazioni e del nostro Pianeta, non si deve assolutamente rinunciare ad utilizzare la Rete Internet, ma è necessario trovare escamotage e soluzioni valide per adottare un approccio quanto più sostenibile ed ecologico.
Internet e digitalizzazione: la sfida per le imprese “green”
Alla luce dell’avvento di Internet e della trasformazione dei servizi, le aziende e tutto il mondo corporate sono chiamate a prestare la massima attenzione nel revisionare i modelli di business e ad organizzare i processi produttivi in modo efficiente, efficace, ed ecosostenibile. Tutto il mondo aziendale è chiamato ad adottare approcci il più possibile sostenibili e ad acquisire una maggiore consapevolezza nel rispettare l’ambiente. Grazie alla Rete Internet si possono acquisire una serie di servizi come il cloud, il fax virtuale, la PEC, i centralini virtuali e le e-mail consentono di risparmiare la carta, l’inchiostro e ridurre le inefficienze, oltre a migliorare la qualità del servizio e a velocizzare lo svolgimento di molte attività routinarie. Si pensi anche al grande colosso Facebook che ha aperto il suo data centre vicino al circolo polare artico per sfruttare il clima locale come sistema di raffreddamento naturale dei server. La Pubblica Amministrazione Italiana, a seguito del recepimento del Codice di Amministrazione Digitale, sta sperimentando nuovi modi di comunicare e di gestire i flussi di lavoro con i cittadini e le imprese, grazie all’utilizzo di PEC, raccomandata virtuale, E-Fax, etc. Il vantaggio? Ridurre gli sprechi a vantaggio del rispetto dell’ambiente.
