E' raro poter passeggiare sulle Ponchettes, sui tetti delle costruzioni che si affacciano, lungo il Quai des Etats Unis, sul mare o, dall’altro versante, sul mercato di Cours Saleya.
E’ raro, ma non impossibile, soprattutto da quando una giovane artista nizzarda, Mathilde Dadaux, ha proposto di fruire delle Ponchettes non solo come luogo di passeggio, ma anche come un’opera d’arte che si crea e si sviluppa in ogni persona che, sola con se stessa, ammira il mare fino all’orizzonte, il Mont Boron, la Collina del Castello e il panorama di Nizza.
Mathilde Dadaux ha centrato l’obiettivo: una lunga fila di persone ha atteso il proprio turno per poter accedere alle Ponchettes, per godere del panorama, per provare la sensazione di essere parte di un’opera d’arte che muta col tempo, con i giochi del sole e delle nuvole, con le ore che modificano le ombre, con il vento che muove gli alberi di fronte.
Nel programma dell’amministrazione comunale di Nizza vi è il recupero delle Ponchettes per renderle definitivamente fruibili, ci vorrà del tempo e il costo non è indifferente. Intanto, però, perché non dare spazio agli artisti, consentire loro di proporre le proprie creazioni sulle Ponchettes, aprendole, anche solo per poche ore, al pubblico?
Erano in tanti, domenica scorsa, davanti alla scalinata di Rue Bosio, ad attendere il proprio turno, dimostrazione effettiva dell’interesse per un patrimonio della città che merita di essere valorizzato e soprattutto fruito. Pochi sapevano quanto fosse bella Nizza, fino a quando Mathilde Dadaux ha avuto la sua felice intuizione.
Da quel momento le Ponchettes sono diventate un luogo emblematico della città e meritano di essere fruite da tutti perché offrono uno spettacolo unico, una vista impagabile su una passeggiata a mare che è, dal canto suo, unica al mondo.
























