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Altre notizie | 02 novembre 2022, 08:00

Seconde case: la Taxe d’Habitation s’infiamma

Ogni mercoledì Montecarlonews dedica un articolo al settore immobiliare, perché essere informati è meglio. Una rubrica al “vostro servizio”

Seconde case: la Taxe d’Habitation s’infiamma

Brutte notizie per i proprietari di seconde case che abitano in poco meno di 4 mila comuni francesi, fino ad ora esclusi dal poter incrementare la Taxe d'Habitation elevando dal 40% al 60% l’incidenza della quota destinata alla realizzazione di nuove abitazioni di edilizia pubblica: da gennaio 2023 lo potranno fare!

La facoltà non riguarda le grandi città (tra queste Nizza) che già ne hanno usufruito, ma località di minore popolazione, ma egualmente ricche di seconde abitazioni e di alloggi sfitti.

La Taxe d'Habitation, infatti, è stata abolita per le prime case, ma resta in vigore per le abitazioni che non sono quelle principali.
È pagata dall’inquilino, per quelle affittate e dai proprietari in tutti gli altri casi. Non sono soggetti a tassazione solo gli alloggi privi di mobili e che non registrino consumi di energia elettrica.
Una misura che andrà a incidere non poco, in quanto la Taxe d'Habitation è particolarmente elevata e viene calcolata in base al valore catastale locativo cioè sul canone annuo che l'immobile potrebbe produrre se fosse affittato.

Taxe d'Habitation
Viene calcolata in base al valore catastale locativo: il canone annuo che l'immobile potrebbe produrre se fosse affittato diviene la base del conteggio per determinarne l’importo.

Si applica ai seguenti locali:

  • Locali arredati adibiti ad abitazione non principale (casa singola o appartamento). L'alloggio deve essere dotato di arredi sufficienti per poter essere abitato.
  • Alloggi dati in affitto: la tassazione, ridotta sulla base del reddito, è posta a carico dell’inquilino.
  • Annessi abitativi (parcheggio privato, garage) anche non arredati e non attigui.


Nizza è una delle città nelle quali la Taxe d’Habitation è tra le più alte: dopo l’aumento del 60%, in applicazione della tassa sugli alloggi sfitti, la tassa ha raggiunto il 33,8% del valore locativo.
Altre due località del Dipartimento delle Alpi Marittime figurano, nel 2022, nei “piani alti” della classifica: Le Cannet col 37,4% (dopo un aumento del 40%) e Beausoleil (30,7% dopo un aumento del 40%).

Secondo alcuni amministratori locali l’aumento della Taxe d’Habitation potrebbe indurre i proprietari ad affittare i propri alloggi mettendoli sul mercato degli affitti per uso abitativo stabile.

Ancora una volta sul banco degli imputati finiscono gli alloggi affittati per destinazioni turistiche (a settimana per lo più) la cui resa è molto alta, al punto da vanificare l’incidenza della Taxe d’Habitation. Per questa ragione molte città, tra cui Nizza, stanno infittendo i controlli per individuare gli alloggi che, non essendo registrati, sfuggono alla tassa di soggiorno e, spesso, sono anche privi di autorizzazione condominiale.




Beppe Tassone

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