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Fashion | 14 novembre 2023, 15:01

L'Ulivo Millenario di Roquebrune Cap-Martin in lizza per diventare il più bell'albero di Francia

Selezionato da una giuria specializzata, partecipa al concorso nazionale indetto dalla rivista Terre Sauvage. Per votarlo bisogna andare sul sito del giornale

L'Ulivo Millenario di Roquebrune Cap-Martin in lizza per diventare il più bell'albero di Francia

L'Olivier Millennium di Roquebrune-Cap-Martin, simbolo della città, è stato appena nominato per rappresentare la regione PACA nell'ambito della dodicesima edizione del concorso dell'albero più bello della Francia, organizzato dalla rivista Terre Sauvage.

Questo albero è preservato dal Comune da sempre, che ha anche acquistato i terreni vicini per facilitarne l'installazione e la manutenzione.

Gli alberi presentati nel concorso sono scelti per le loro caratteristiche fuori dal comune (storia, estetica...). Questi criteri, ben specifici, sono valutati minuziosamente e permettono di suddividere la vedette dell'anno 2023.

L'evento premia gli alberi più belli del patrimonio francese. La rivista all'origine di questa competizione ha annunciato quelli selezionati e l'emblematico ulivo di Rquebrune Cap-Martin, che troneggia nel cuore del villaggio, è in lizza per rappresentare la regione e cercare di vincere il titolo del più bel albero di Francia 2023. 

Una giuria nazionale, costituita dalla rivista Terre Sauvage, dall'associazione A.R.B.R.E.S notevoli, e dall'Ufficio Nazionale delle Foreste si è riunita per selezionare un albero per regione. Successivamente, è stata costituita una giuria regionale per selezionare quello che la rappresenterà nella selezione nazionale.

C'è tempo fino al 18 dicembre per permettere all'Olivier Millennium di vincere il concorso. Per fare questo, niente di più semplice, basta andare sul sito della rivista e votare per il vostro albero preferito.

LA STORIA DELL'ULIVO MILLENARIO DI RCM

Considerato uno, se non il più antico albero in Francia, la sua età è probabilmente intorno ai 2000 o 2500 anni. Infatti, fu in questo periodo che il bacino occidentale del Mediterraneo vide l'espansione dello sfruttamento dell'ulivo: i romani ne conoscevano l'uso e ne sfruttarono le risorse fin dal VI secolo a.C.

Posto sul bordo del sentiero che porta a Mentone, questo esemplare isolato segna il paesaggio e impone il rispetto con la sua sola presenza. La sua storia più recente ha rischiato di essere tragica: all'inizio del XX secolo, la famiglia Dragon decide di abbatterlo.

Ne deve la sua salvezza, il giorno dell'abbattimento, all'intervento dell'ex ministro degli Esteri Gabriel Hanotaux che lo acquista al prezzo del legname dalla famiglia Dragon. Da quel momento divien meta di passeggiate degli ospiti di Gabriel Hanotaux: Clemenceau, Poincaré, Foch, Paul Valery.

La famiglia Hanotaux Fonscolombes donò l'albero e il terreno circostante al Comune nel 1996. 

Il 14 gennaio 2016 ha ricevuto il prestigioso marchio dalle mani del presidente dell'associazione A.R.B.R.E.S.

Cesare Mandrile

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