Anche la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, si è stancata. Ieri la prima cittadina del capoluogo ha preso carta e penna per rivolgersi direttamente al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dicendo basta. La questione, naturalmente, è sempre la solita: l'incresciosa vicenda del tunnel di Tenda.
Manassero si dice "sgomenta, preoccupata", ma anche "indignata per le dichiarazioni rese pubbliche attraverso una lettera dall'impresa costruttrice dell'opera". La Edilmaco nei giorni scorsi aveva voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa, parlando a sua volta attraverso uno scritto di "mancanza di approvazione del progetto esecutivo". Un'affermazione che, se corrisponde a verità, a questo punto della vicenda sarebbe cosa molto grave.
"Una serie di elementi disarmanti" - continua la sindaca nella lettera - di una vicenda che a ogni giro di calendario procrastina ulteriormente la data di apertura, con relativo declino di responsabilità, emergere di nuovi elementi tecnici ed economici surreali, e l’attribuzione ad altri degli infiniti ritardi".
Manassero chiede sia fatta chiarezza una volta per tutte sulle colpe. Perché è evidente che tutti questi continui rinvii non possono essere attribuiti esclusivamente a fatti contingenti esterni o straordinari: "Chiedo chiarezza sulle responsabilità per passaggi sempre più ingarbugliati, che sono alla base di tempi lunghissimi nei lavori, difficili da comprendere e far comprendere ai nostri territori. Perché noi amministratori locali siamo ormai paralizzati da ritardi che, oltre ogni nostra possibilità di intervento, hanno ricadute pesantissime sul nostro territorio, da tutti i punti di vista".
La prima cittadina di Cuneo urla a gran voce l'isolamento del capoluogo, sollecitando Matteo Salvini ad intervenire anche sulla Ferrovia Cuneo-Nizza: "La invitiamo, Signor Ministro, a considerare questo angolo di Italia che confina con la Francia e che da troppo tempo è costretto all’isolamento. Cuneo è isolata dal 2020 per l’interruzione della strada del colle di Tenda a seguito della tempesta Alex. Il collegamento ferroviario, Cuneo-Ventimiglia, unica possibilità rimasta, è stato ridotto al lumicino, con corse che per numero, orario, affidabilità e tipo di servizio, sono assolutamente inadeguate alle esigenze degli abitanti e dei turisti.
Da anni il nostro territorio chiede che questa infrastruttura, che necessita di aggiornamento e potenziamento, diventi oggetto di un nuovo accordo che la inserisca nell’elenco delle linee transfrontaliere. Attendiamo anche la firma della Convenzione, annunciata come pronta da tempo. Per altro Cuneo, che per RFI è classificato come “nodo ferroviario”, ha una sola linea che la attraversa e che è anche a binario unico, anacronismo della storia".
Riferendosi all'interrogazione presentata dalla deputata nizzarda Masson, nella quale la politica francese chiede un incontro tra il ministro delle Infrastrutture transalpino Patrice Vergriete e Salvini per verificare di persona l'elefantiaco procedere del cantiere, Patrizia Manassero si dice disposta ad ospitare il confronto a Cuneo: "In quella occasione, venendo di persona - scrive Manassero, non senza ironia -, si accorgerà che Le servirà un tempo congruo in agenda per raggiungere questo capoluogo di Provincia. Una volta qui, Le chiedo la cortesia di riservare un tempo altrettanto congruo per affrontare le tante urgenti questioni che Le ho esposto".
Non ci resta che attendere la risposta del ministro Salvini.
Intanto, il consigliere di minoranza Giancarlo Boselli ha chiesto alla sindaca Manassero di convocare una Commissione Consiliare sulla grave situazione del Traforo internazionale: "Lei fa parte del Comitato di Monitoraggio e ha il dovere di informare i cittadini condividendo con tutti i Consiglieri le informazioni in sui possesso".