La Coopération monégasque ha tracciato il bilancio del suo piano strategico 2022-2024, rivelando un dato significativo: 3,5 milioni di beneficiari diretti. Un impegno che rafforza il ruolo della Principauté sulla scena internazionale come modello di solidarietà.
Nel corso della presentazione ai Chefs de service de l’Administration, venerdì 6 giugno, la Direction de la Coopération Internationale ha illustrato i risultati ottenuti in tre anni di lavoro, evidenziando l’importanza dei 74,1 milioni di euro mobilitati dal Gouvernement Princier per l’Aide Publique au Développement (APD). Con 637 euro pro capite all’anno, Monaco si conferma tra i paesi più impegnati nella lotta alla povertà, in linea con la famosa definizione di Ban Ki-moon, che nel 2013 lo descrisse come un «piccolo paese dal grande cuore».
Le risorse sono state concentrate su 12 paesi distribuiti in tre regioni, con oltre il 75% dell’APD indirizzato ai Paesi Meno Avanzati (PMA), in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite. Tra i settori prioritari spicca la salute, che ha assorbito un terzo dei fondi e ha raggiunto 2,4 milioni di persone, con interventi mirati alla riduzione della mortalità materna, infantile e adolescenziale.
Oltre 500.000 beneficiari hanno usufruito di progetti dedicati alla sicurezza alimentare, promuovendo un’agricoltura sostenibile e l’accesso alla nutrizione nelle scuole. L’educazione e la protezione dell’infanzia, con un focus sull’istruzione femminile, hanno coinvolto 500.000 giovani, mentre il sostegno al lavoro dignitoso ha accompagnato 100.000 persone verso l’autonomia economica, favorendo la formazione professionale e l’imprenditorialità, soprattutto tra donne e giovani.
Nel triennio, Monaco ha inoltre risposto a 53 richieste d’emergenza provenienti da Nazioni Unite e ONG internazionali, intervenendo in situazioni critiche legate a conflitti, disastri naturali e cambiamenti climatici. Un modello di cooperazione efficace che punta non solo al sostegno immediato, ma anche a progetti duraturi e sostenibili, con un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione.
Un bilancio che conferma il ruolo di Monaco come attore globale nella solidarietà, capace di tradurre risorse e impegno in azioni concrete per chi ne ha più bisogno.














