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Ambiente | 08 settembre 2025, 19:00

Tragedia in mare a Sainte-Maxime: muore dopo la puntura di un calabrone

Un uomo di 60 anni colpito mentre era sulla sua barca. I soccorsi non sono riusciti a salvarlo. Gli esperti avvertono: le punture di calabrone sono tra le più pericolose

Tragedia in mare a Sainte-Maxime: muore dopo la puntura di un calabrone

Una giornata di relax in mare si è trasformata in tragedia a Sainte-Maxime, nel Var. Un uomo di 60 anni è morto sabato dopo essere stato punto da un calabrone mentre si trovava sulla sua imbarcazione, al largo della spiaggia de La Nartelle.

Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco del dipartimento (Sdis 83), l’uomo non era solo a bordo, ma la persona che lo accompagnava non sapeva condurre il natante. È stato lo stesso sessantenne a chiedere aiuto telefonando ai soccorsi.

I pompieri, già presenti in servizio di sorveglianza sulla spiaggia, sono intervenuti rapidamente, riportando la barca in porto e praticando i primi tentativi di rianimazione.

Sul posto era pronta un’ambulanza, affiancata da un’équipe medica del Smur di Gassin. Nonostante l’immediata mobilitazione, l’uomo è deceduto poco dopo.



Calabroni: meno punture, ma più rischi
Nel periodo estivo aumentano i casi di punture da imenotteri: api, vespe e calabroni. Nella maggior parte dei casi gli effetti sono lievi, ma le reazioni gravi, spesso legate a shock allergici, possono rivelarsi fatali.

Tra il 2014 e il 2024 solo l’1,5% dei casi registrati dai centri antiveleni ha avuto esiti gravi, ma la percentuale cresce tra gli over 60.

Il calabrone, pur responsabile solo del 25% delle punture, causa il 38% delle reazioni più serie.

A differenza dell’ape, infatti, non perde il pungiglione e può colpire più volte, inoculando veleno a ogni puntura. Inoltre, il suo pungiglione, più lungo e resistente, può attraversare materiali spessi come guanti di pelle o stivali in gomma.

Cosa fare in caso di puntura

  • Gli esperti ricordano alcune regole fondamentali:
  • Allontanarsi subito dalla zona, soprattutto se vicino a un nido;
  • Togliere eventuali gioielli che potrebbero comprimere zone gonfie;
  • Rimuovere il pungiglione, se presente;
  • Lavare con acqua e sapone e disinfettare la ferita.


È invece indispensabile chiamare i soccorsi immediati in caso di reazioni gravi: difficoltà respiratorie, edema della lingua o della gola, forte orticaria, calo di pressione o dolore toracico.

Stesso discorso se si è allergici noti al veleno degli imenotteri, se la puntura è in bocca o in gola, o se si è colpiti più volte.

Per i casi meno urgenti è possibile contattare un centro antiveleni attivo 24 ore su 24 (numero nazionale: 01 45 42 59 59) o consultare un medico.


Beppe Tassone

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