L’Opera Gallery di Monaco presenta “Valdés in Monaco”, un’ampia mostra personale dedicata a Manolo Valdés, uno degli artisti spagnoli più celebri e influenti della sua generazione. L’esposizione, aperta al pubblico dal 20 settembre al 24 ottobre 2025, riunisce opere realizzate tra il 1983 e il 2025, inclusi dipinti, sculture e collage, con un’attenzione speciale alle iconiche serie Reina Mariana, Infantas e Cabezas. Si tratta della più importante presentazione monografica dell’artista organizzata finora a Monaco dalla galleria.
Un dialogo tra storia e contemporaneità
Riconosciuto a livello internazionale per le sue audaci reinterpretazioni di motivi e immagini della storia dell’arte, Valdés trae ispirazione da capolavori come “Las meninas” di Diego Velázquez (1656) o “Femme au chapeau” di Henri Matisse (1905). La mostra mette in luce il suo modo unico di far dialogare passato e presente, esplorando come forme e simboli possano evolvere nel tempo e attraverso diversi linguaggi artistici.
Materiali e forme in continua trasformazione
Le opere esposte spaziano dal collage su tela alla pittura fino alla scultura. Particolare rilievo hanno le grandi sculture della serie Infanta Margarita, realizzate in materiali come alluminio e legno. Una monumentale scultura lignea della serie Librería richiama la facciata di una libreria colma di volumi, un omaggio alla memoria collettiva e al sapere. Bustos realizzati in vetro di Murano e resina, con vortici di farfalle, dialogano con intensi ritratti materici a olio e juta. Attraverso queste combinazioni, Valdés invita lo spettatore a riflettere su memoria, bellezza e tradizione artistica.
Sessant’anni di carriera
“Nel corso di oltre sei decenni di carriera, Valdés ha sviluppato una voce singolare, profondamente radicata nella storia dell’arte ma interpretata con uno sguardo contemporaneo”, afferma Damien Simonelli, Direttore dell’Opera Gallery Monaco. Il 2025 segna infatti i 60 anni dalla fondazione di Equipo Crónica (1965), collettivo artistico nato insieme a Rafael Solbes e Juan Antonio Toledo, che ha avuto un impatto decisivo sulla scena spagnola e internazionale.
Parallelamente alla mostra, dal 31 agosto al 25 dicembre 2025, saranno presentate anche sculture monumentali all’aperto sulla spiaggia del Larvotto, rafforzando il dialogo tra arte e spazio urbano.
Un omaggio internazionale e un futuro museo
Il prestigio di Valdés sarà ulteriormente celebrato con l’apertura dell’Espai Manolo Valdés a Valencia, prevista tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. Questo nuovo museo, situato nel Parco Centrale della città natale dell’artista, occuperà oltre 1.100 m² e ospiterà circa 30 sculture, molte delle quali inedite.
Profilo dell’artista
Nato a Valencia nel 1942, Valdés ha studiato alla Real Academia de Bellas Artes de San Carlos. Negli anni ’60 ha cofondato Equipo Crónica, un collettivo che, ispirandosi alla Pop Art, si è distinto per la critica al regime franchista e al canone artistico tradizionale. Dopo lo scioglimento del gruppo nel 1981, Valdés ha proseguito la sua ricerca personale, fondata sull’appropriazione e reinterpretazione dei capolavori della storia dell’arte.
Tra i riconoscimenti ricevuti: la Medaglia Nazionale di Belle Arti in Spagna (1985), la Medaglia d’Oro al Merito nelle Belle Arti (1998), la rappresentanza della Spagna alla Biennale di Venezia (1999) e il titolo di Ufficiale dell’Ordine Nazionale al Merito in Francia (2007). Le sue opere sono esposte nei più prestigiosi musei internazionali, dal Metropolitan Museum of Art di New York al Centre Pompidou di Parigi, fino al Museo Reina Sofía di Madrid.
Opera Gallery
Fondata a Singapore nel 1994, Opera Gallery è oggi una rete globale con sedi a Londra, Parigi, New York, Ginevra, Madrid, Dubai e Monaco. Guidata dal fondatore Gilles Dyan, la galleria si distingue per una programmazione espositiva che valorizza sia artisti affermati sia nuove voci della scena contemporanea. A Monaco, sotto la direzione di Damien Simonelli, Opera Gallery continua a promuovere mostre di alto profilo internazionale, tra cui questa straordinaria retrospettiva dedicata a Manolo Valdés.
















