Dal 13 novembre 2025 entra in vigore in Francia una riforma attesa da anni: le banche non potranno più fissare liberamente i costi legati alla chiusura dei conti correnti e dei prodotti di risparmio di una persona deceduta.
Un decreto pubblicato il 14 agosto sul Journal officiel introduce infatti un tetto ai cosiddetti frais bancaires de succession, le spese richieste agli eredi per le operazioni successive al decesso di un cliente.
Un limite massimo di 850 euro
Fino a oggi ogni istituto applicava tariffe differenti, spesso difficili da prevedere. Dal 13 novembre, invece, i costi saranno rigidamente regolati: non potranno superare l’1% del valore complessivo dei conti e dei prodotti di risparmio del defunto, con un limite massimo fissato a 850 euro.
Tale cifra sarà rivalutata ogni anno, il 1° gennaio, in base all’indice dei prezzi al consumo calcolato dall’Insee (Istituto nazionale di statistica francese).
Quando la banca non potrà chiedere nulla
Il decreto introduce anche tre casi di completa esenzione. Le spese di successione saranno azzerate:
- Se i conti e i prodotti di risparmio appartenevano a una persona minorenne;
- Se il saldo totale non supera i 5.910 euro (soglia anch’essa soggetta ad aggiornamento annuale);
- Se gli eredi presentano alla banca un atto di notorietà o un’attestazione firmata da tutti e le operazioni non risultano complesse.
Le eccezioni per le successioni “complesse”
La gratuità non sarà invece applicata nei casi di successione giudicata complessa, come quando il defunto non ha eredi diretti, possiede un mutuo ancora in corso, conti di natura professionale o garanzie collegate ai conti.
Lo stesso vale se la successione presenta elementi di estraneità, ad esempio per la presenza di eredi o beni all’estero o l’applicazione parziale di una legge straniera.
Cosa rientra nelle nuove regole
Le disposizioni riguardano i principali strumenti bancari e di risparmio: conti correnti, libretti di risparmio, Livret A, Livret d’épargne populaire, Livret de développement durable et solidaire, Livret jeune e piani di risparmio popolare.
Restano invece esclusi alcuni prodotti specifici, come il plan d’épargne avenir climat o il compte PME innovation, per i quali le banche potranno continuare a stabilire liberamente le tariffe.
Un passo verso più trasparenza
Con questa misura, il governo francese mira a porre fine alle differenze eccessive tra banche e a garantire maggiore trasparenza ai cittadini in un momento già delicato come quello della gestione di una successione.














