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Business | 25 ottobre 2025, 07:00

Nice Côte d’Azur: bilancio 2026 all’insegna della stabilità e della transizione verde

Nonostante le restrizioni imposte dal Governo, la Métropole guidata da Christian Estrosi punta su rigore finanziario, investimenti nei servizi pubblici e riduzione del debito

Nice Côte d’Azur: bilancio 2026 all’insegna della stabilità e della transizione verde

La Métropole Nice Côte d’Azur mantiene la rotta. Mercoledì 22 ottobre 2025, durante il Consiglio metropolitano, il presidente Christian Estrosi ha presentato le linee guida del bilancio 2026, confermando una strategia fondata su stabilità fiscale, riduzione del debito e continuità degli investimenti pubblici.

Un obiettivo non scontato in un contesto nazionale di forte tensione finanziaria: la legge di bilancio statale per il 2026 imporrà infatti un piano di risanamento che comporterà una perdita stimata di circa 11 milioni di euro per la Métropole. “Rigorosa, resiliente e responsabile: questa è la nostra linea per affrontare il futuro”, ha dichiarato Estrosi.

Nessun aumento delle imposte locali

Nonostante le pressioni economiche, l’amministrazione ha confermato la stabilità fiscale per famiglie e imprese.

Nessuna variazione è prevista per la tassa fondiaria, l’imposta sulle seconde case, la tassa sui rifiuti o il contributo fonciario delle imprese.

La gestione oculata consentirà alla Métropole di raggiungere un margine lordo di 154,5 milioni di euro, in crescita rispetto al 2025, e di proseguire nella riduzione dell’indebitamento, che scenderà di 41 milioni di euro.

Il tempo di rimborso del debito dovrebbe attestarsi a 10,7 anni entro la fine del 2026 (contro 11,1 nel 2025).

Investimenti per 450 milioni di euro
Il piano 2026 prevede 449 milioni di euro di investimenti, concentrati su transizione ecologica, mobilità sostenibile, innovazione e coesione sociale.

Sul fronte dei trasporti, proseguono i lavori per l’estensione delle linee di tram T4 e T5, l’introduzione di autobus a motorizzazione pulita e lo sviluppo del programma Lignes+.

In ambito ambientale, si segnalano la modernizzazione dell’impianto di depurazione Haliotis 2, la valorizzazione dei rifiuti nel sito Arianeo e l’attuazione del nuovo Piano Clima 2026-2032.

La Métropole intende inoltre rafforzare la resilienza del territorio, continuando la ricostruzione delle valli colpite dalle tempeste Alex e Aline, e sviluppare energie rinnovabili e strategie urbane “permeabili” contro il rischio idrogeologico.

Nel campo dell’innovazione, il 2026 sarà l’anno dell’intelligenza artificiale applicata alla gestione urbana, con nuovi sistemi di controllo (hyperviseurs) e programmi di inclusione digitale.

È confermato anche il Fondo di solidarietà metropolitano, pari a 10 milioni di euro, a sostegno dei comuni del territorio.

Le critiche dell’opposizione

Durante la seduta, Juliette Chesnel-Le Roux, esponente dell’opposizione e candidata dell’Unione della sinistra alle prossime comunali, ha criticato un presunto calo degli investimenti di circa 55 milioni rispetto al 2025 e ha denunciato la “débâcle” di una metropoli appesantita da 1,65 miliardi di debiti.

Secondo Chesnel-Le Roux, le risorse sarebbero state “destinate a progetti grandiosi e talvolta inutili, mentre le infrastrutture locali e gli alloggi sociali restano in attesa di interventi”.

Un bilancio di consolidamento
Il 2026 si profila dunque come un anno di equilibrio e consolidamento per Nice Côte d’Azur: debito in calo, riserve in crescita e investimenti mirati alla qualità della vita e alla sostenibilità del territorio.


Beppe Tassone

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