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Altre notizie | 05 gennaio 2017, 06:44

Accusato di aver aiutato migranti in fuga in valle Roya, uomo di Breil trova la solidarietà dell'intera valle. Tutti davanti al Tribunale (Foto)

Al termine del dibattimento il Procuratore della Repubblica ha chiesto una condanna a otto mesi con la condizionale e la messa in prova

Accusato di aver aiutato migranti in fuga in valle Roya, uomo di Breil trova la solidarietà dell'intera valle. Tutti davanti al Tribunale (Foto)

Per i lettori di Nice Matin è l’uomo dell’anno, per i suoi concittadini di Breil  il contadino dal cuore buono.

Cédric Herrou è comparso mercoledì 4 gennaio, nel pomeriggio, davanti al tribunale di Nizza per rispondere dell’accusa di aver aiutato oltre 200 profughi a passare la frontiera trovando loro una sistemazione in Valle Roya anche in un fabbricato delle ferrovie francesi.

L’uomo già era stato giudicato un‘altra volta ottenendo il perdono giudiziario per aver condotto in Francia 8 profughi eritrei.

Davanti al palazzo di giustizia di Nizza si sono dati appuntamento circa 300 cittadini che  hanno manifestato solidarietà a  Cédric Herrou con slogan, cartelli e canti.

Polemiche anche nei confronti del Presidente del Dipartimento Alpi Marittime Eric Ciotti nei confronti del quale è stato scandito lo slogan “Libérez Cédric, on vous envoie Ciotti ».

Davanti alla corte  Cédric Herrou ha rivendicato la bontà del proprio agire e ha sottolineato l’iniquità della legge ricordando di “aver raccolto dei ragazzi che avevano tentato fino a dodici volte di passare la frontiera” e che “sull’autostrada vi sono stati dei morti…Se fossi restato inattivo mi sarei reso complice di uno stato che chiude le frontiere, ma non è in grado di gestire le successive conseguenze”.

 Michel Masseglia, assessore di Breil, nel condannare la legislazione vigente ha sottolineato come non fosse giusto che a essere giudicato fosse il solo Cédric Herrou e ha ricordato che sul banco degli imputati sarebbero dovuto esservi almeno cinquanta persone.

La pena massima rischiata dall’imputato è di 8 anni di  prigione e 30.000 euro di multa.

Al termine del dibattimento il Procuratore della Repubblica ha chiesto una condanna a otto mesi con la condizionale e la messa in prova.

Il prossimo 10 febbraio, alle 8,30 una nuova udienza e , con ogni probabilità, la sentenza.

Beppe Tassone

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