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Altre notizie | 04 aprile 2018, 18:00

Dissuasori di velocità fuori norma: a Nizza parte la verifica

Una questione piuttosto delicata dopo che un comune è stato condannato a rifondere le spese per la riparazione di una vettura che era stata danneggiata dalle cunette troppo alte

Ralentisseur à dos d’âne

Ralentisseur à dos d’âne

A Nizza, senza troppo clamore, è partita l’operazione di “verifica” dei dissuasori di velocità presenti sul territorio comunale.

Una questione che riveste un carattere piuttosto delicato dopo che un comune del Var, Roquebrune sur Argens, è stato condannato a rifondere le spese per la riparazione di una vettura che era stata danneggiata dalle cunette troppo alte rispetto a quanto la norma consente.

In città, ogni anno, vengono impiantati nuovi dissuasori anche a seguito delle sollecitazione degli abitanti. Ad essere privilegiate le zone prospicienti le scuole o le vie collinari.

In verità i “residenti”, rivelano in municipio, prima chiedono al comune di posare i ralentisseurs per poi pentirsi, a causa del rumore provocato dai veicoli e chiedere che vengano rimossi.

La normativa francese è abbastanza chiara, anche se poco rispettata, i dossi non possono superare i 10 centimetri di altezza con una pendenza che non può essere superiore al 10% (la normativa è inserita al fondo di questo articolo). Molti dissuasori, invece, non rispettano né l’altezza, né la pendenza e il rischio che i comuni siano chiamati a  rifondere i danni provocati, dopo la vicenda di  Roquebrune sur Argens, è alta.

Così il comune di Nizza ha avviato il censimento dei dissuasori, molti esistenti da anni, presenti sul territorio. Il più diffuso, tra le varie tipologie di ralentisseurs, è quello detto a “dos d’âne” che può essere posizionato solo su strade a basso indice di traffico e prive di passaggio di mezzi pubblici destinati al trasporto collettivo. Una questione che Nizza ha deciso di affrontare in modo razionale, partendo da un’analisi dei dissuasori e da una verifica tecnica sul rispetto della normativa, ma che presto potrebbe estendersi un po’ a tutto il territorio francese.

Su certe strade, nell’attraversamento dei centri abitati, sono infatti “spuntati” dissuasori che sono veri e propri ostacoli: la vicenda di Roquebrune sur Argens potrebbe indurre molti comuni a rimuoverli o a portarli a condizioni di rispetto del codice della strada.

Files:
 Ralentisseur normativa francese (37 kB)

Beppe Tassone

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