E’ la settimana del ritorno del Gran Premio di automobilismo nel Sud Est francese: non più soltanto Monaco, ora anche Le Castellet, nel Var, conoscerà i motori rombanti e vivrà la magica atmosfera che ruota attorno al “circo” della Formula 1.
Non solo spettacolo e sport, ma anche un grande affare economico, sul quale in molti hanno scommesso e che ora, volo dopo volo che atterra a Nizza, si sta concretizzando.
Il Grand Prix de France, almeno per cinque anni, si correrà 5,8 chilometri del Paul-Ricard di Castellet e, si stima, ogni anno assicurerà una ricaduta sul territorio di sessantacinque milioni di euro.
Hotel pieni, in tutta la Costa Azzurra, entusiasmo e tanta gente che animerà la vita del nuovo circuito del Var. Sono stati 500 i posti di lavori a tempo indeterminato che la corsa mondiale ha creato ed altri 2 mila per la preparazione della corsa, oltre a 2 500 generati dall’indotto.
Un affare economico ed occupazionale che la corsa sta generando e che dimostra come lo sport possa rappresentare un importante volano per il territorio se sa essere sfruttato al meglio.
Il gettito alle biglietterie (il costo dell’ingresso varia dai 20 ai 150 euro) è stimato in 14 milioni di euro.
Il circuito Paul-Ricard è stato inaugurato nel 1970 e l’ultimo Grand Prix è stato disputato nel 1990. A dimostrazione dell’importanza dell’evento la Région Sud, come si chiama ora il PACA, ha predisposto un villaggio provenzale di 10 mila metri quadrati: una vera vetrina per il territorio.
Beppe Tassone