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Business | 18 febbraio 2021, 06:02

Le prossime linee guida in vista del vaccino

La distribuzione del vaccino per il COVID-19 è stata finalmente avviata, ma questo non significa che ci si possa rilassare

Le prossime linee guida in vista del vaccino

La distribuzione del vaccino per il COVID-19 è stata finalmente avviata, ma questo non significa che ci si possa rilassare. Le misure di prevenzione istituite dal governo rimarranno in vigore per la maggior parte dell’anno, come minimo fino alla fine dell’estate. "Occorre impegno e attenzione, dobbiamo continuare a lungo su questa strada, dobbiamo attendere che il piano dei vaccini sarà operativo e attendere le cure monoclonali, arriverà tutto con il nuovo anno" aveva avvertito il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. D’altronde, proprio per questo mese di gennaio è previsto un nuovo aumento dei casi a seguito delle festività, perciò si andranno sicuramente a stringere le restrizioni già in corso.

Prevenzione nel 2021, nessuna riapertura in vista

Il dubbio non è se ci sarà una nuova ondata di contagi, ma quando. È la naturale conseguenza delle festività natalizie che hanno visti tantissimi italiani ricongiungersi con i propri cari per festeggiare. Il premier Conte aveva messo preventivamente in guardia i cittadini: “La strada per uscire dalla pandemia è ancora lunga, dobbiamo scongiurare una terza ondata a gennaio che potrebbe essere non meno violenta della prima e della seconda”. Per questo motivo non è ancora in discussione una riapertura totale delle attività legate alla ristorazione: bar, pub, osterie e ristoranti mantengono l’orario limitato nelle Regioni in zona gialla e arancione, mentre in zona rossa è consentito solo il servizio di asporto. Rimangono invece totalmente chiuse palestre, piscine, centri benessere, musei, mostre, teatri, cinema, sale da concerto, sale da ballo e discoteche. Nessuna certezza nemmeno per i casinò e le sale giochi: possono causare assembramenti e di conseguenza far salire i contagi. I giocatori sono dunque costretti a spostarsi sul digitale, dove vengono accolti a braccia aperte dai casinò online.

I giocatori si spostano online

La “digitalizzazione” del gioco d’azzardo è un trend in costante crescita, che ora più che mai non mostra segni di cedimento. I casinò online più nuovi sanno bene come attirare gli ex clienti delle sale fisiche e offrono bonus casinò senza registrazione per provare liberamente la piattaforma. I bonus più allettanti uniscono una somma di denaro per le scommesse e dei giri gratuiti da usare sulle slot.

Le banche diventano digitali

Un altro settore che si è adattato perfettamente alle misure di contenimento è quello finanziario. Nei periodi di lockdown, il 51% dei clienti italiani ha avuto la necessità di interagire con la propria banca online e il 73% di questi si ritiene soddisfatto del servizio ricevuto, grazie soprattutto agli strumenti digitali offerti. I cittadini possono ormai svolgere tutte le operazioni online, dall'invio di bonifici al pagamento di bollettini, e contattare l'assistenza via chat o telefono in caso di necessità. Nel solo mese di aprile, i clienti online delle banche sono aumentati in media del 17% rispetto allo stesso periodo nel 2019, le transazioni digitali sono aumentate del 32% e i nuovi clienti acquisiti digitalmente sono saliti del 75%. Inoltre, tra i consumatori che si affiderebbero a terzi per la gestione dei propri risparmi, il 72% sceglierebbe la propria banca rispetto a libretti postali o agli investimenti tramite agenti.

Più fiducia verso il sistema finanziario e assicurativo

Non solo il settore finanziario e assicurativo non è stato colpito particolarmente dalla crisi, ma ha addirittura visto una sorta di rinascita. I clienti hanno interagito maggiormente con le compagnie assicurative e di questi il 77% si ritiene soddisfatto del servizio ricevuto, soprattutto per la facilità di interazione con l’agente e la semplicità del rinnovo della polizza. In risposta, gli operatori tradizionali del settore si sono aperti a collaborare con un vincente ecosistema composto da oltre 300 startup Fintech e Insurtech. Il principi di qualità, trasparenza, sostenibilità e velocità di risposta hanno portato questo modello italiano ad avere successo a livello internazionale: ad oggi, nel mondo, si contano 2.541 startup Fintech e Insurtech che collaborano sia con imprese finanziare che non, ma anche con altre startup.

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