L’ondata di caldo che ha investito la Costa Azzurra non lascia tregua nemmeno di notte. Tra lunedì e martedì, diverse località delle Alpi Marittime hanno registrato temperature minime da record, trasformando la notte in una lunga cappa di calore.
A Nizza, il termometro non è sceso sotto i 28,7 °C all’alba: mai così alta la minima in città. “La media stagionale è di 21,5 °C, siamo oltre di 7 gradi”, spiegano da Météo France ad Aix-en-Provence. L’unico precedente vicino risale al 22 agosto 2023, con 28,6 °C.
A Valbonne-Sophia Antipolis il dato è stato ancora più impressionante: 29,4 °C nel momento più “fresco” della notte, superando il precedente record di 29,1 °C.
A Menton, la minima è stata di 29,4 °C, record per il periodo ma inferiore al picco di 30,4 °C dell’anno scorso. Persino a Tenda, a 636 metri di altitudine, si sono registrati 19,3 °C, 5 gradi sopra la norma. A Mandelieu-la-Napoule, minima di 24,6 °C contro una media di 19,2 °C.
Le “notti tropicali” e come affrontarle
Quando la temperatura non scende sotto i 20 gradi, si parla di notte tropicale. In queste condizioni, il corpo fatica ad abbassare la temperatura interna, rendendo difficile addormentarsi.
Gli specialisti del CHU di Nizza raccomandano alcune semplici regole:
- Evitare alcol, caffè e tè nelle ore precedenti al sonno.
- Cenare presto e leggero, per non appesantire la digestione.
- Bere 2-3 litri d’acqua al giorno, evitando quella ghiacciata, che può irritare la gola.
Cosa non fare
Tra i falsi rimedi, la doccia gelata: rinfresca subito, ma provoca vasocostrizione e aumenta la pressione sanguigna, rendendo più difficile dormire. Anche l’aria condizionata accesa tutta la notte può causare risvegli anticipati e mal di gola. Meglio rinfrescare la stanza prima di coricarsi e poi spegnere.
Per chi non ha il climatizzatore, la soluzione è ventilatore e finestre aperte per creare un flusso d’aria. Importante anche mantenere orari regolari di sonno e veglia: serve a stabilizzare l’orologio biologico, soprattutto quando il caldo mette a dura prova l’organismo.
“La resintonizzazione del ciclo del sonno può richiedere fino a una settimana – spiegano dal CHU – e i primi giorni il riposo può restare difficoltoso. Serve pazienza.”














