Una giornata, quella di ieri, che ha visto partire il Carnevale di Nizza.Stonavano le mimose: il giallo dei fiori, il loro profumo, l’atmosfera della primavera che richiamano si contrapponevano al cielo grigio, alla pioggia che intorno alle 12 è cominciata a scendere fitta, lasciando temere che tutto potesse essere rinviato. Piove quando i ragazzi del B.A.T. hanno iniziato a “scaldare” il pubblico, poi, per incanto, con il primo carro fiorito la, pioggia è cessata e, anche se il sole non ha fatto capolino, l’atmosfera è diventata quella tipica del Carnevale di Nizza.
Allegria e sicurezza, professionalità e fantasia: comuni denominatori di questa manifestazione nella quale il pubblico non è mancato, ma nemmeno le lunghe file per accedere all’area della manifestazione.
E’ lo scotto che occorre pagare ai tempi che viviamo, nessuno si è lamentato e se la Battaglia dei Fiori è partita con oltre mezz’ora di ritardo, tutti avevano ben chiaro che la sicurezza non poteva essere messa in discussione dalla fretta.
Al solito sontuosi i carri fioriti, vivaci e ben assortiti i gruppi chiamati ad animare il pomeriggio.
E’ appena cominciato, questo Carnevale numero 134, Re dello Spazio, che guarda alto verso il cielo forse per aiutare quanti si trovano in basso a trovare le ragioni del vivere e del convivere insieme. La scelta dei gruppi stranieri va in questa direzione ed è un merito averlo fatto.
A sera, con un clima decisamente migliore, una vera folla si é concessa due ore di svago: carri carnevaleschi, grosse teste, gruppi folkloristici, il solito, collaudato mix, che fa del Carnevale di Nizza uno dei più belli al mondo assieme con quello di Rio e di Venezia.
Carri decisamente di ottimo livello, dimostrazione evidente della capacità e dell'abilità dei carnavaliers, ma anche i gruppi folkloristici meritano un cenno.
Vari come stile, si sono alternati ai carri offrendo uno spettacolo apprezzato dal pubblico e soprattutto con una forte impronta internazionale.
Nessuna caduta di stile, un grande spettacolo che ha appagato il pubblico ripagandolo, con i colori e le luci che illuminavano la notte nizzarda, del grigiore pomeridiano quando le nuvole avevano avuto la meglio sul sole...anche in Costa Azzurra.